ALESSANDRA ZANARDI
Cronaca

Stadio del Milan a San Donato, niente referendum. Il sindaco Squeri: sarebbe riduttivo

Bocciata la mozione della minoranza che chiedeva di consultare la cittadinanza sull’impianto da 70mila posti nell’area San Francesco

Il sindaco di San Donato, Francesco Squeri

Il sindaco di San Donato, Francesco Squeri

San Donato Milanese (Milano) – La discussione sullo stadio del Milan accende il dibattito in Consiglio comunale a San Donato Milanese. E la proposta di organizzare un referendum tra i cittadini viene respinta.

Fumata nera per la mozione, con la quale il capogruppo della Lega, Nicola Forenza, chiedeva una consultazione popolare per saggiare gli umori dei sandonatesi rispetto all’ipotesi di costruire un impianto sportivo da 70mila posti nell’area San Francesco. L’ipotesi di chiamare i cittadini alle urne è stata respinta dalla maggioranza del sindaco Francesco Squeri: "Un programma di questa portata non può passare attraverso un semplice quesito ‘stadio sì o stadio no’: sarebbe troppo riduttivo. Ci sarebbe inoltre il rischio di un voto di pancia, e non di coscienza". Squeri ha comunque assicurato trasparenza nel contatto con la popolazione "una volta che sui tavoli del Comune arriverà la richiesta di una variante al piano integrato d’intervento Sportlifecity", un precedente progetto che prevedeva, nel comparto San Francesco, la costruzione di una cittadella dello sport. "Andremo nei quartieri, organizzeremo assemblee pubbliche: la nostra posizione sarà di totale apertura alla città".

Dai gruppi di minoranza, però, non sono mancate le polemiche verso un’amministrazione che "da un lato predica trasparenza, dall’altro non vuole il referendum". "Dire ‘no’ alla consultazione popolare è come dare uno schiaffo ai cittadini", è stato il commento di Nicola Forenza dopo la bocciatura della mozione. "In questo modo il sindaco informerà la città a cose già fatte", ha aggiunto Gina Falbo, della lista Insieme per San Donato. Il Partito democratico ha annunciato che sul tema dello stadio chiederà d’istituire una commissione di studio, col supporto di esperti della materia.

Intanto, il dibattito sullo stadio del Milan diventa occasione di scaramucce politiche anche al di fuori di San Donato Milanese. Secondo il deputato leghista Luca Toccalini e il collega, consigliere regionale, Riccardo Pase, l’impianto rappresenterà "un’opera moderna, efficiente e sicura, che porterà sul territorio posti di lavoro, nuove infrastrutture e creerà indotto per le attività già esistenti. Regione Lombardia e Governo sono costantemente in contatto con le istituzioni locali per il buon esito di un’operazione, della quale tutto il Sud Milano beneficerà". A detta del consigliere regionale dei Cinque Stelle Nicola Di Marco, invece, la questione "va affrontata con serietà e non a colpi di slogan. Il Milan venga a parlarne nella Commissione regionale ‘territorio’ ".

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