Lo stadio dell’Inter? Un’arena per 70mila. Vertice a Rozzano sul piano di sviluppo

Attorno all’impianto anche ristoranti e un polo per gli altri sport L’area verde è tra la Milano-Genova e la tangenziale Ovest

Alessandro Antonello, ad corporate dell’Inter

Alessandro Antonello, ad corporate dell’Inter

Rozzano (Milano), 14 settembre 2023 –  Prosegue il dialogo tra il Comune e l’Inter per la costruzione, a Rozzano, di uno stadio di proprietà del club nerazzurro.

Un incontro in questo senso si è svolto nel pomeriggio di ieri tra Alessandro Antonello, ad corporate dell’Inter, Mark Van Huuksoot, chief operation officier nerazzurro, il sindaco di Rozzano Gianni Ferretti e i rappresentanti del gruppo Cabassi, proprietario dell’area che, nelle intenzioni, sarà interessata dall’intervento. Il sito, da un milione di metri quadrati, si trova tra la Milano-Genova e la tangenziale Ovest, al confine con Assago, davanti al Forum e non lontano dal capolinea della M2. Un’area certamente strategica da un punto di vista geografico e della visibilità. Proprio per la vicinanza del sito ad Assago, c’è stato un passaggio anche con la sindaca Lara Carano, che i vertici dell’Inter e i rappresentanti dei Cabassi hanno incontrato subito dopo il rendez-vous con Ferretti.

Nel duplice appuntamento è stata mostrata una planimetria che indica la collocazione dello stadio - nelle intenzioni, si tratterà di un impianto da 70mila posti - in una porzione dell’area; attorno potrebbero sorgere attività ricettive collaterali, come campi da basket e da calcetto, ma anche negozi e ristoranti. L’intera struttura sarebbe pensata come una Cittadella dello sport, capace di attrarre pubblico non solo in concomitanza con le partite. "Si tratta di una grande opportunità per Rozzano. Con l’arrivo dell’Inter la nostra città potrebbe vantare una visibilità a livello nazionale e addirittura europeo - rimarca Ferretti -. I benefici sarebbero concreti, a partire dall’indotto che si creerebbe già nelle fasi di costruzione dell’impianto".

"Posto che l’area non ricade nel territorio di Assago - osserva Carano -, la riorganizzazione della viabilità rimane per noi il tema centrale. Un aspetto, sul quale il club ha già dato rassicurazioni. Si potrebbe inoltre incentivare l’arrivo dei tifosi coi mezzi pubblici. Di certo, con la costruzione dello stadio, l’area Rozzano-Assago diventerebbe un polo di assoluta importanza per lo sport e lo spettacolo". Intanto, anche a San Donato proseguono le trattative tra il Comune e il Milan per la costruzione del nuovo stadio rossonero nell’area San Francesco. Un sito da 300mila metri quadrati alla periferia della città, tra l’A1 e la tangenziale. Qui il Diavolo sembra intenzionato a realizzare un impianto da 65-70mila posti. A corredo, ristoranti, negozi e il Museo del Milan, con un excursus d’immagini e cimeli. La società di Gerry Cardinale vorrebbe realizzare l’impianto entro il 2029.

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