MASSIMILIANO MINGOIA
Cronaca

Stadio del Milan a San Donato, il club pensa in grande: 70mila posti e una nuova piazza Duomo

I club rossonero si è affidato allo studio che aveva ideato gli “Anelli”, mentre i nerazzurri per Rozzano pronti a chiamare lo studio autore della “Cattedrale’’

Il progetto “Gli Anelli’’ pensato dallo studio Manica per l’area di San Siro, prima dello stop della Sovrintendenza

Il progetto “Gli Anelli’’ pensato dallo studio Manica per l’area di San Siro, prima dello stop della Sovrintendenza

Milano – A volte ritornano. Con idee, modi e schemi diversi, ma ritornano. Parliamo degli studi di architettura incaricati di occuparsi del nuovo stadio di Milano, anzi dei due nuovi impianti di Milan e Inter fuori dai confini cittadini: i rossoneri puntano sull’area San Francesco a San Donato Milanese, i nerazzurri su un terreno a Rozzano poco distante dal Forum di Assago.

Prima di parlare di futuro, però, riavvolgiamo un attimo il filo del nastro e torniamo al settembre 2019, quando i due club milanesi, ancora d’accordo sul realizzare insieme il nuovo stadio, annunciarono i due progetti selezionati tra i migliori in un concorso di idee. Il primo era disegnato da Manica-Sportium, si chiamava “Gli Anelli’’ e prendeva spunto dalla forma pre-Mondiali 1990 dello stadio di San Siro con soli due anelli. Il secondo era pensato da Populous e si chiamava “La Cattedrale’’ perché si richiamava alla forma del Duomo di Milano.

Alla fine i due club scelsero il progetto di Populous, ma, dopo il Covid e per colpa della crisi economica, cambiarono idea perché realizzare “La Cattedrale’’ sarebbe stato troppo costoso. Poi sappiamo com’è andata. A fine luglio è emerso che la Sovrintendenza ha annunciato un vincolo sul secondo anello del Meazza, che nel 2025 compirà 70 anni, e l’idea di costruire un nuovo stadio rossonerazzurro è abortita dopo quattro anni di estenuanti trattative tra il Comune e i club.

E siamo al futuro. E al perché siamo partiti dal concetto “a volte ritornano’’. Al progetto dell’impianto del Milan a San Donato Milanese – svela la Gazzetta dello Sport – sta lavorando Manica – sì, lo stesso studio de “Gli Anelli’’ – insieme a CAA Icon e a Tim Romani, fondatore ed ex numero uno di CAA Icon che ora è il responsabile rossonero del progetto dello stadio. "Siamo orgogliosi di essere stati scelti per realizzare il design del nuovo stadio – commenta da Manica – Lavoreremo affinché il risultato del progetto sia all’altezza di questo eccezionale club, della città e dei tifosi".

Il presidente Gerry Cardinale vuole uno stadio con 70mila posti, due anelli – in continuità con il vecchio progetto che riguardava l’area di San Siro – store, museo e con una grande piazza collocata davanti all’ingresso del nuovo impianto, una piazza grande quanto Piazza Duomo, con ristoranti, bar e locali.

L’Inter, invece, dovrebbe puntare sullo studio Populous, proprio quello della “Cattedrale’’. A volte ritornano. Non c’è ancora una conferma ufficiale, ma le indiscrezioni che filtrano dal club nerazzurro confermano che la società di Steven Zhang potrebbe affidarsi allo studio che aveva partorito l’idea vincente nel precedente concorso lanciato insieme al Milan. Il ceo corporate dell’Inter Alessandro Antonello, intanto, qualche giorno fa ha confermato a Sky Sport’ che i nerazzurri puntano sull’area di Rozzano: "Abbiamo già iniziato a lavorare per una valutazione dettagliata dell’area, dobbiamo aspettare l’approvazione del Pgt del Comune di Rozzano. Ci aspettiamo da gennaio in poi di poter iniziare un percorso con il Comune per valutare la fattibilità del progetto".

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