ALESSANDRA ZANARDI
Cronaca

Stadio del Milan a San Donato, la Confederazione agricoltori: “È un non-senso. Ripensateci”

La direttrice lombarda della Cia Paola Santeramo: “Opera dannosa. Mi auguro che l’iter si fermi. È la stessa Ue a chiederci un impegno concreto per un utilizzo sostenibile del suolo”

Stadio del Milan a San Donato, il rendering

Stadio del Milan a San Donato, il rendering

"Lo stadio del Milan a San Donato? Un’opera dannosa, tanto più in un contesto come la Lombardia, regione tra quelle col più alto consumo di suolo in Italia. Mi auguro che l’iter si fermi". Dopo i comitati locali, che si sono organizzati con sit-in e raccolte di firme, a prendere posizione contro la realizzazione di un’arena da 70mila posti nell’area San Francesco è la Cia (Confederazione italiana degli agricoltori), organizzazione con circa 900mila iscritti in Italia, 10mila dei quali in Lombardia.

La direttrice lombarda della Cia Paola Santeramo
La direttrice lombarda della Cia Paola Santeramo

"Costruire un impianto di quelle dimensioni, a fronte di una struttura già esistente come lo stadio di San Siro, è un non-senso. Oltretutto, siamo a soli 800 metri dall’abbazia di Chiaravalle, un’oasi di bellezza che andrebbe preservata in tutta la sua unicità – osserva Paola Santeramo, direttrice lombarda della Cia –. È la stessa Unione europea a chiederci un impegno concreto per un utilizzo sostenibile del suolo: il progetto dello stadio, invece, va nella direzione opposta. Pensare che lo sviluppo economico di un territorio passi attraverso un aumento del traffico e dell’impatto ambientale corrisponde a una visione datata". Da qui l’auspicio che le istituzioni, a partire dal Comune di San Donato, "possano ripensarci, finché si è ancora in tempo".

La posizione della Cia è in linea con quella di chi ritiene lo stadio troppo impattante sul piano ambientale e della qualità di vita. Sul territorio c’è, però, anche chi è favorevole alla costruzione dell’impianto: su Facebook il gruppo “Vogliamo lo stadio del Milan a San Donato Milanese“ conta 650 iscritti; altri cittadini sono d’accordo, benché non facciamo parte di gruppi social, o movimenti di opinione.

Intanto, prosegue l’iter tecnico-burocratico per la presa in esame del programma urbanistico presentato dai rossoneri. A luglio si è costituito il Comitato per l’accordo di programma, un tavolo inter-territoriale chiamato ad approfondire il progetto; avviata anche la procedura di Vas, Valutazione ambientale strategica.