
Il glorioso stadio Meazza è meta di migliaia di turisti ogni anno, famoso quanto il Duomo
Milano, 27 luglio 2024 – Lo scorso marzo il sindaco Giuseppe Sala prevedeva che "a giugno ci sarà il momento della verità sul futuro dello stadio di San Siro". Sì o no alla ristrutturazione dello stadio Meazza? Questo il nodo da sciogliere. Giugno, intanto, è passato e neanche il doppio vertice del 21 giugno e di martedì scorso tra Comune, Webuild, Milan e Inter è servito a chiarire la situazione. La “telenovela” San Siro non è ancora finita, anzi si trascina dal 2019, quando i due club presentarono il progetto di nuovo stadio di fianco al Meazza, progetto di fatto accantonato dopo che la Sovrintendenza, nell’agosto dell’anno scorso, ha preannunciato un vincolo sul secondo anello dello stadio, vincolo che scatterà nel 2025, quando il secondo anello compirà 70 anni. Sala , intanto, ieri era a Parigi per la cerimonia inaugurale delle Olimpiadi estive nella capitale francese e anche lì i cronisti gli hanno chiesto lumi sul futuro del Meazza: "Lo stadio di San Siro? Sono moderatamente ottimista. Nei prossimi due o tre mesi si capirà se, come spero ovviamente, le squadre saranno disponibili ad una ristrutturazione di San Siro oppure no". Altri due o tre mesi, dunque, per sciogliere il nodo. Un nuovo rinvio che non depone a favore del progetto di restyling dello stadio presentato da Webuild ai club. Lo scorso 21 giugno, la società di costruzioni che ha pensato a una soluzione per ristrutturare il Meazza senza far traslocare le due squadre fuori Milano nei tre anni necessari a completare i lavori aveva fatto sapere che si aspettava una risposta definitiva da Milan e Inter entro i dieci giorni successivi, cioè entro fine giugno.
Diavolo e biscione prendono tempo
Ma i vertici di Diavolo e Biscione hanno preso ancora tempo, è passato un altro mese e la telenovela San Siro proseguirà dopo la pausa estiva, a dar retta alle parole di Sala, che subito dopo aggiunge: "In questo momento le squadre stanno portando avanti le due opzioni, San Siro e stadio proprio, ovviamente io faccio la mia parte e cerco di convincerli a lavorare su San Siro, però ci stiamo avvicinando al momento della verità che secondo me sarà tra non molto". Il sindaco si riferisce ai progetti alternativi di rossoneri e nerazzurri: il Milan punta a realizzare il suo nuovo stadio nell’area San Francesco a San Donato Milanese e ha già avviato l’iter urbanistico, mentre l’Inter ha opzionato fino a fine gennaio un terreno dei Cabassi a Rozzano, poco distante dal Forum di Assago, e nei prossimi mesi dovrà decidere se procedere con un progetto di nuovo impianto oppure lasciar cadere l’opzione.

Il traguardo del 2026
Il primo cittadino , prima della cerimonia parigina, parla anche del prossimo traguardo olimpico del 2026 per il capoluogo lombardo: "Siamo qui anche per imparare per Milano-Cortina. Avendo già fatto l’Expo so che prima viene il tempo delle polemiche e poi sarà una grande festa. Siamo messi bene, si arriverà all’ultimo momento, ma tutto è instradato. Mi aspetto uno spirito molto positivo da parte dei milanesi. Abbiamo dei piani di lavoro precisi e sono ottimista". E ancora : "Qui a Parigi siamo a fine luglio quindi la città è un po’ vuota e molto blindata, perché la sicurezza è un tema e qui se ne parla molto. Noi invece stiamo lavorando perché quella del 2026 sia vissuta molto dalla cittadinanza, sfruttando anche il fatto che i milanesi a febbraio sono a Milano, perché questo fa veramente la differenza".