Squid Game “dal vivo” a Milano: la sfida della escape room

Dall’evento per Halloween con 80 persone al format fisso lanciato in città. Gli ideatori di Enigma: "Violenza vietata. E si gioca dai 16 anni in su"

Un fotogramma di Squid Game

Un fotogramma di Squid Game

Squid Game, a Milano, “dal vivo”: "Nessuno spargimento di sangue", mettono le mani avanti gli organizzatori di Enigma Room, che hanno dedicato alla tanto discussa quanto seguita serie di Netflix un gioco ad hoc. Alzando però di un paio d’anni l’età-limite per potere prenderne parte: "L’importante è avere compiuto almeno 16 anni". Il debutto nella notte di Halloween: ottanta le persone che hanno partecipato alla prima puntata, destinata a diventare anch’essa seriale. "Visto il successo, da questa settimana entrerà nel nostro programma e saranno aperte le prenotazioni", spiegano i fondatori di Enigma Room lanciando una "versione rivisitata e molto adrenalinica degli Squid Game". Tra gli asterischi la precisazione, scritta in rosso: "Attività senza violenza". L’obiettivo è superare le sei prove per vincere il premio in palio. Scenografia e sfide rimandano alla serie televisiva sudcoreana: "Ogni partecipante è contrassegnato da un grande numero sulla maglietta, che viene fornita all’ingresso da uno dei nostri attori che interpretano la parte – continuano gli organizzatori –. Ci sono anche le guardie rosa che accolgono. E c’è il frontman, con cappotto e maschera nera, chiamato a illustrare una dopo l’altra le sfide". Alcune simili a quelle della serie, altre inedite. Tre le “vite“ a disposizione per conquistare non certo 45,6 miliardi di Won, ma ingressi gratuiti in una delle escape room di Enigma. "Si potrà giocare fino a 30 persone in contemporanea e ci si può iscrivere sia da soli che in gruppi – aggiungono –. L’idea è nata come evento di Halloween: la avevamo testata prima e la abbiamo messa sul mercato il 31 ottobre. Hanno partecipato tre grosse squadre, 80 persone in tutto. Da evento si è trasformato in un format fisso per gruppi di amici, aziende, squadre, ma anche coppie. Abbiamo un campo softair molto grande, con spazi modulabili, e si può giocare anche in caso di brutto tempo".

Polemiche all’orizzonte? "A differenza del film non è un gioco violento, c’è competizione, quella sì – rispondono da Enigma –. Anche Squid Game non è il primo serial che affronta questi temi. Il problema è quando viene visto da ragazzi piccoli e soprattutto senza guida, in solitudine". La scelta di alzare l’asticella a 16 anni è stata studiata "perché le tematiche e anche la gestione delle prove rispecchiano la struttura del film, che può esercitare una forma di pressione non consona ai ragazzi più piccoli, ma anche perché un ragazzo che ha più di 16 anni è più facile riesca a stare al gioco e a competere con gli altri nelle prove più fisiche, come il tiro alla fune". Si.Ba.

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