
In via Ciccotti sono intervenuti i carabinieri del Radiomobile e della stazione Affori
Milano, 4 febbraio 2025 – La vetrata della tromba delle scale come una sagoma da centrare. La fioca luce tra il quinto e il sesto piano a illuminare il punto da colpire, vicinissimo ai balconi degli appartamenti. I botti che svegliano qualche residente, anche se ci vorrà un giorno prima che qualcuno li associ a una serie di spari. Il numero di fori lascia pensare che qualcuno, che magari abita proprio all’interno dei due stabili perfettamente simmetrici che affacciano sul cortile interno, abbia improvvisato un pericolosissimo tiro al bersaglio; visti il punto preso di mira e le possibili traiettorie, pare improbabile che qualcuno abbia agito dall’esterno.
La ricostruzione dell’episodio, che ha allarmato non poco un complesso residenziale tra via Ciccotti e via Litta Modignani, a pochi metri dalla stazione ferroviaria e dalla fermata del metrò Affori FN della linea gialla, ci riporta alla mattina di lunedì, quando un condomino nota i danni alla porta-finestra e li segnala al portinaio: sulle prime, si pensa a qualcosa di accidentale, anche se il tipo di buco non lascia troppo spazio a interpretazioni alternative.
“All’inizio non abbiamo dato troppo peso alla situazione, il vetro sicuramente era stato colpito ma pensavamo a un incidente. Tuttavia, guardando la forma dei segni con più attenzione, ci siamo allarmati: era strana”, riferisce un residente. Da qui, la segnalazione al custode.
La chiamata al 112 genera l’intervento dei carabinieri del Radiomobile, della stazione Affori e degli specialisti della Sezione investigazioni scientifiche di via Moscova, che in effetti confermano le prime ipotesi: oltre ai tre fori sulla vetrata, i militari repertano anche un’ogiva deformata e una quindicina di frammenti metallici che potrebbero essere scaglie di altre ogive.
L’assenza di tracce di sangue sul pavimento e di segnalazioni immediate di feriti escludono che qualcuno sia stato colpito. I primi accertamenti, che si fondano soprattutto sulle testimonianze degli abitanti, retrodatano gli spari alla notte precedente, quella tra sabato e domenica, sebbene non siano arrivati alert alle forze dell’ordine in quelle ore. Resta da capire chi abbia esploso quei proiettili, perché e con quale arma, se legalmente detenuta oppure no. “Non abbiamo idea di cosa sia successo – sottolineano alcuni residenti –. Dopo la scoperta di quei fori, qualcuno ha raccontato di aver sentito dei rumori simili a spari, tra sabato e domenica, ma nessuno pare aver visto nulla”.
Che qualcuno si sia “divertito“, senza curarsi delle possibili conseguenze? Non sarebbe la prima volta. Il 3 gennaio di un anno fa, un pensionato di 67 anni era stato denunciato dalla polizia con le accuse di danneggiamento aggravato ed esplosioni pericolose dopo aver sparato da casa sua la notte di Capodanno centrando due auto in via Arnaldo da Brescia, in zona Farini. Nell’appartamento dell’uomo, che aveva regolare porto d’armi, fu sequestrata una Beretta 98FS.
Sei anni prima, nei guai era finito un settantenne che aveva sparato decine di piombini contro la finestra e la tenda di un vicino, di 83 anni, nel tentativo di uccidere piccioni. La vittima non era riuscita inizialmente a capire da dove provenissero i colpi. Tra i precedenti, anche quello di aprile del 2022, quando un uomo di 40 anni è stato denunciato con l’accusa di aver sparato con un fucile a molla dei pallini di plastica dalla finestra di casa in piazza Aspromonte contro i passanti.