
Un panorama di Milano
Milano, 13 ottobre 2016 - Nel futuro Milano sarà una città di monolocali, scaffali dei supermarket pieni di monoporzioni, agenzie di viaggio che strizzeranno l’occhio alle allegre combriccole di amici. Difficilmente alle coppie. Lo scenario, così permanendo i trend demografici e ipotizzando una città sempre più pervasa dalla singleness, lo traccia Carmen Leccardi, professore ordinario di Sociologia della Cultura all’Università di Milano Bicocca.
Professoressa, se i single aumenteranno, come cambieranno gli usi e costumi – e consumi – dei milanesi? "L’industria alimentare l’ha già capito: nei supermercati si trovano sempre più porzioni di cibi precotti o pronti per l’uso pensati per il singolo o la singola".
Quali altre ripercussioni potrebbero esserci? "Il mercato immobiliare si struttura sulla base dei desideri degli utenti: gli spazi degli appartamenti standard tenderanno a ridursi di metratura. Anche l’industria della vacanza ne risentirà. Si è andati all’offerta last minute per venire incontro alla fretta della società in cui viviamo. Così aumenteranno i pacchetti dedicati alla singleness: sistemazioni in località turistiche per chi vive da solo".
Come spiega il trend? "È una tendenza caratteristica del mondo occidentale ed europeo. Va messo in relazione ai cambiamenti del modo di intendere la vita affettiva e intima, un modo nel quale la temporaneità della relazione è data per scontata ed esperienze sempre piu problematiche della vita a due spingono i soggetti ad abbracciare l’idea di una forma di vita singola che si regga sulle proprie forze e scelte. L’autonomia diventa cuore della biografia. A questo contribuiscono anche la precarizzazione dei lavori e degli stili di vita e la tendenza a lasciare tardi la casa di origine, che mal si accompagnano alla formazione di una coppia".
Come si potrebbe comportare il milanese del futuro? "Cercherà sempre più il partner e le risposte alle esigenze di affettività e intimità attraverso i new media e i social. Si avvicinerà all’età matura singolo, senza quel conflitto di genere che richiede mediazioni nelle scelte a partire da due linguaggi diversi. A livello sociale punterà su una pluralità di forme di rapporto e convivenza, basate sul reciproco sostegno, come l’amicizia. E aumenteranno le relazioni che non danno vita a una convivenza".