Silvio Berlusconi, dal tumore al Covid passando dal pacemaker. Le battaglie (vinte) del Cav

Le malattie negli 86 anni del fondatore di Forza Italia e il nuovo ricovero di oggi al San Raffaele

Silvio Berlusconi in una foto d'archivio (Ansa)

Silvio Berlusconi in una foto d'archivio (Ansa)

Milano, 9 gennaio 2023 - Che Silvio Berlusconi sia uomo di tempra fisica forte è innegabile. Basta ricordarsi di quanti problemi fisici e malattie ha superato nei suoi 86 intensi anni di vita prima del ricovero di oggi al San Raffaele ufficialmente per “esami di controllo”.

I ricoveri segreti

I primi ricoveri sono rimasti segreti, ignoti ai più, talvolta per anni. Poi, è iniziata l'era dei bollettini medici ufficiali, quasi dettati in tempo reale. "Al punto che la cartella di Silvio è diventata una questione di Stato'', scherza un parlamentare azzurro di lungo corso.

Il tumore alla prostata

Tra le sfide superate da leader azzurro c'è quella molto complicata e dolorosa di un tumore alla prostata per cui fu venne operato nel '97 in gran segreto proprio al San Raffaele da lui co-fondato. Non se ne seppe nulla per molto tempo. E' stato poi lo stesso Cavaliere a raccontarlo nel 2000.

Operazione al menisco

Nel 2006 Berlusconi viene operato al menisco dal prof Marc Martens in una clinica belga. E già allora al suo fianco c'era Alberto Zangrillo, diventato medico personale, quasi un'ombra.

Il malore e il pacemaker

Pochi mesi dopo, a fine anno, il patron di Mediaset ha un malore a Montecatini: sviene e si accascia sul palco, ma si riprende poco dopo, rifiutando l'ambulanza. Poi resterà al San Raffaele per 2 giorni in osservazione. Sarà operato negli Usa, a Cleveland, in Ohio, un mese dopo quando gli impiantano un pacemaker.

La caduta a Zagabria

Nel novembre 2019 il leader forzista viene ricoverato alla clinica La Madonnina dopo una caduta a Zagabria, dove era impegnato nei lavori del congresso del Ppe: solo una contusione e tanto spavento perché in un primo tempo si era temuta una frattura del femore. Operato per una occlusione intestinale Nell'aprile dello stesso anno Berlusconi va di nuovo sotto i ferri dei chirurghi, stavolta per un'occlusione intestinale: sarà dimesso dopo alcuni giorni. L’incubo Covid Il 2020 del leader forzista sarà segnato dal Covid: il 2 settembre, dopo il soggiorno estivo a Villa La Certosa in Sardegna, risulta positivo e due giorni più tardi viene ricoverato al San Raffaele per un inizio di polmonite bilaterale: lascerà l'ospedale milanese dieci giorni dopo, il 14 settembre. Il virus si manifesta in una forma assai aggressiva. "Ho pensato di morire, ma anche questa volta l'ho scampata", scherza al momento delle dimissioni ma la convalescenza sarà lunga.

Lo scompenso cardiaco

Il 14 gennaio ennesimo pit stop, all'ospedale specializzato del Principato di Monaco per uno scompenso cardiaco a Nizza, nella villa della primogenita Marina in Provenza. L’incidente domestico Nel febbraio 2021 l'ex premier subisce pure un incidente domestico a Villa Grande (suo quartier generale romano al posto di palazzo Grazioli) per non aver visto un gradino che porta al salotto della sua nuova residenza capitolina ancora poco conosciuta.

L’infezione polmonare

Ai primi di aprile del 2023, Berlusconi è costretto a ricoverarsi al San Raffaele per una infezione polmonare. Anche in questo caso una lunga convalescenza e poi la recidiva di oggi.

Zangrillo sempre presente

Accanto a lui c'è sempre stato Zangrillo, primario di Anestesia e rianimazione del San Raffaele. Famose le sue parole ''beva subito'' del novembre 2013 sul palco del Consiglio Nazionale del Pdl quando dopo un'ora e mezzo di comizio, il Cav affaticato si aggrappa al leggio per un calo di pressione: in quell'occasione il medico salì sul palco per aiutarlo a riprendersi.

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