Sesto San Giovanni (Milano) – “Forse stavolta ci siamo davvero”, dice l’associazione Sottocorno rispetto ai lavori di riqualificazione della Terrazza Bergamella. Nei mesi scorsi il collaudo con Arpa non era andato bene: la bonifica non era risultata completa e i risultati evidenziavano passività ambientali con sforamenti sui valori di piombo, zinco e altri contaminanti. “Abbiamo deciso di procedere per lotti, stralciando una prima porzione, dichiarata agibile da Arpa - annuncia l’assessore all’Urbanistica Antonio Lamiranda -. Altrimenti, non partiamo più con la riqualificazione ambientale di quella zona, che aspetta da ormai oltre dieci anni”.
Tra settembre e ottobre è attesa la chiusura delle pratiche burocratiche per poi avere un inizio lavori per la fine di novembre. La Terrazza dovrebbe essere così inaugurata in primavera. “Durante l’ultimo incontro con i tecnici e l’amministrazione ci è stato presentato un progetto - spiega la onlus, presieduta da Massimiliano Corraini -. La variante più notevole era rappresentata da un cambio inspiegabile di filosofia, che portava l’area a essere considerata una piazza e non più una terrazza, dopo quasi 15 anni di discussioni, progetti, riunioni e condivisioni”. Il disegno è stato così revisionato per arrivare alla proposta definitiva, che vedrà poi la realizzazione in autunno.
“Sono spuntate quattro aree tematiche a ridosso di un condominio, con relative aree cementate, a discapito del verde promesso. Soluzione che abbiamo contestato”. L’area, quindi, diventerà un parco vero e proprio, porta di accesso a quello della Media Valle del Lambro, con una porzione dedicata al percorso salute e benessere, che negli ultimi anni è stato installato in diversi giardini della città. “Una terrazza è un’area da restituire al parco, un luogo di passaggio che rappresenta una porta d’ingresso al polmone verde, come si è sempre dichiarato da oltre un decennio - sottolinea l’associazione Sottorcono -. Per questo motivo, abbiamo richiamato all’importanza del progetto iniziale, ottenendo il ripristino delle condizioni originali”. Gli altri lotti dovrannno aspettare il risanamento ambientale, prima di poter intervenire. “Abbiamo accolto tutte le istanze dei residenti e ora possiamo finalmente chiudere questa prima tranche”, conclude Lamiranda.