ROSARIO PALAZZOLO
Cronaca

Sesto, non c’è pace neanche al cimitero

Le imprese funebri scioperano contro l’esumazione di 200 salme decisa dal Comune: "Assurdo con la pandemia"

Le bare da Bergamo a Cinisello

Sesto San Giovanni (Milano), 28 novembre 2020 - Lunedì incroceranno le braccia tutte le cinque imprese funebri di Sesto San Giovanni che hanno comunicato di non voler aderire al programma di esumazione che il Comune di Sesto intende portare avanti al "campo O" del Cimitero Monumentale. Una protesta contro il Comune, che a sua volta si dice "sconcertato per una manifestazione ritenuta strumentale", accusato di aver dato il via a un’operazione "in questo drammatico frangente, intempestiva ed assolutamente inopportuna".

Dunque fra due giorni decine di famiglie sestesi si troveranno nella difficoltà di dover gestire un complicato processo di esumazione e ritumulazione negli ossari delle salme dei loro cari che si trovano sepolte in quel camposanto dalla prima metà degli anni ’90. "Sarebbero dovute essere riesumate nel 2003 – spiega Davide Veronese, che si è fatto portavoce delle imprese funebri C.O.F, Vino, Sestese, Rondò, Mancini - ma si è rinviato per 17 anni. E anche la scorsa primavera, quando il lavoro è stato programmato, si è deciso di posticipare proprio a causa delle difficoltà create dalla pandemia. Ora, decidono di procedere nel momento peggiore".

Le imprese parlano di difficoltà nel trovare disponibilità nei crematori dove i resti dovrebbero essere cremati. "L’impianto di Cinisello è chiuso, mentre quello milanese non riceve salme al di fuori del suo territorio – spiega Veronese -. Inoltre, con il numero di decessi triplicato, nessun impianto ha spazi per resti riesumati. Il rischio è dunque quello rimangono in deposito per lungo tempo e non si riesca a fornire un servizio adeguato alle famiglie".

L’esumazione riguarda circa 200 salme, ma solo una parte di queste dovranno essere cremate, per le altre è presumibile il posizionamento in ossari. Dunque molte le famiglie che dovranno recarsi al cimitero per perfezionare l’operazione. "In questo momento molti non sono nemmeno in grado di spostarsi perché fuori Comune o in quarantena – concludono gli imprenditori -. Senza contare che il municipio ha scaricato alle imprese molte delle pratiche burocratiche da eseguire in presenza, che non erano di competenza nostra ma dello Stato Civile. Per noi è anche una questione di sicurezza e di salute pubblica".

Il Comune di Sesto ha programmato di eseguire circa 13/15 esumazioni al giorno, da lunedì al venerdì prossimi. Le attività dovrebbero concludersi indicativamente entro le festività natalizie. "Non si può considerarla un’attività ordinaria perché senza quelle esumazioni il Comune rischia di non poter garantire la sepoltura di nuove salme – afferma l’assessore ai Servizi Cimiteriali, Maurizio Torresani –. Abbiamo compiuto enormi sforzi per fronteggiare una situazione di costante emergenza causata da anni di ritardi nelle esumazioni. Si pensi che queste dovevano essere compiute nel 2003. Ora è urgente eseguirle – sottolinea -. Per venire incontro alle famiglie in questo momento molto particolare e delicato abbiamo raddoppiato la capienza del deposito mortuario del cimitero e previsto il deposito non oneroso per il primo mese".