ALESSANDRA ZANARDI
Cronaca

Segrate ricorda Papa Francesco. Il sindaco: benedì mia figlia. Tommaso Di Pilato, ex paralimpico: “Mi abbracciò, resterà sempre nella memoria”

Paolo Micheli racconta il momento vissuto quando la moglie era incinta “La piccola nacque il mese dopo, decidemmo di chiamarla Giulia Benedetta”

Il sindaco Paolo Micheli e Tommaso Di Pilato, ex atleta paralimpico, con Papa Francesco

Il sindaco Paolo Micheli e Tommaso Di Pilato, ex atleta paralimpico, con Papa Francesco

Segrate (Milano), 23 aprile 2025 –  È stato il Pontefice degli umili, amico anche dell’ambiente: così viene ricordato Papa Francesco, deceduto il 21 aprile, all’età di 88 anni. Mentre da parte d’istituzioni e cittadini si susseguono i messaggi di cordoglio, la notizia della scomparsa della guida spirituale dell’Occidente non smette di suscitare reazioni, anche a livello locale. “Lo incontrai nel 2017, quando arrivò a Linate per effettuare una visita a Milano e Monza - ricorda Paolo Micheli, sindaco di Segrate dal 2015 -. Al mattino i saluti istituzionali, mentre la sera, al suo ritorno in aeroporto per il rientro a Roma, lo avvicinai insieme alla mia famiglia. Benedisse la nostra primogenita Clementina, che ai tempi aveva tre anni, e il pancione di mia moglie Elizabeth, incinta della secondogenita. La piccola nacque il mese dopo, decidemmo di chiamarla Giulia Benedetta”. “Nella sua semplicità - prosegue Micheli -, Papa Francesco era un uomo carismatico. È stato il Papa di tutti, ha dato valore alla Chiesa. Ora spero in un successore che sappia interpretare la contemporaneità”.

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Il Pontefice ha suscitato forti emozioni anche in Tommaso Di Pilato, non vedente, sangiulianese. Ex atleta paralimpico, campione del mondo di sci nautico, Di Pilato incontrò il Santo Padre il 4 ottobre 2014 a Roma, in occasione di un raduno di sportivi con disabilità. Pur a distanza di anni, “quell’abbraccio è ancora trascinante - dice l’ex campione -. Sono cieco, ma la forza di quel sorriso l’ho sentita in tutta la sua intensità. ‘Vedrai che il Signore ti guarda’, mi disse. Parole che non scorderò più”.

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Al Papa che sarà ricordato anche per la sua sensibilità all’ambiente, nell’autunno del 2023 il comitato “no stadio a San Donato” scrisse una lettera per cercare di scongiurare l’arrivo di un’arena del Milan nell’area San Francesco. “Ci sentiamo vicini ai contenuti dell’enciclica Laudato Sì, che indica il suolo come una risorsa da preservare”, avevano dichiarato in quell’occasione i “no stadio”.

Alla notizia della scomparsa del Santo Padre, anche nel Sud Milano le bandiere dei Municipi hanno sventolato a mezz’asta, in segno di lutto. “Un uomo che ha segnato il nostro tempo con umiltà, coraggio e una straordinaria umanità. Il suo messaggio di amore, fede e giustizia sociale resterà un faro per credenti e non credenti”, sono le parole del sindaco di San Giuliano, Marco Segala. “Non ha smesso un solo giorno di parlare di pace, solidarietà e inclusione - rimarca il sindaco di Colturano, Giulio Guala -. Certamente lascia un’impronta indelebile non solo nella Chiesa cattolica, ma anche nella coscienza collettiva dell’umanità. Che il suo esempio continui a ispirare le nostre azioni quotidiane e il nostro impegno per una società più giusta e fraterna”.