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Il socio albanese di Lucci estradato in Italia

Sull’app di messaggistica criptata SkyEcc, il suo nome in codice era Don Bobi: i poliziotti sono risaliti alla sua identità...

Luca Lucci, il “Toro“, 43 anni capoultrà. della curva del Milan

Luca Lucci, il “Toro“, 43 anni capoultrà. della curva del Milan

Sull’app di messaggistica criptata SkyEcc, il suo nome in codice era Don Bobi: i poliziotti sono risaliti alla sua identità incrociando i dati ricavati dalle chat e quelli archiviati nei registri di un albergo di Maiorca dove il trentatreenne albanese Fatjon Gjonaj ha trascorso le vacanze estive del 2020 con la compagna. Numerosissimi i dialoghi con Belvaitalia, nickname dietro il quale si celava, secondo gli inquirenti, Luca Lucci alias "Toro", l’ex leader storico della Curva Sud milanista arrestato lo scorso 30 settembre a valle dell’inchiesta "Doppia Curva" e poi destinatario di altre misure cautelari per il tentato omicidio di Enzo Anghinelli e per narcotraffico. E proprio in quest’ultimo filone, nato da una precedente indagine della Squadra mobile di Milano, è finito anche Gjonaj, ritenuto socio alla pari di Lucci nell’organizzazione criminale che solo tra il 15 giugno 2020 e l’8 marzo 2021 avrebbe movimentato tre tonnellate di hashish in arrivo dal Marocco, 225 di marijuana e 53 di cocaina. Venerdì l’albanese, sfuggito alla prima retata del 17 dicembre 2024 e arrestato lo scorso 3 giugno a Dubai, è stato estradato in Italia: appena atterrato a Fiumicino, alle 18.15, è stato preso in consegna dalla polizia e portato in cella. Gjonaj, residente a Malaga all’epoca dei contatti con Lucci per organizzare le maxi spedizioni di stupefacenti, era l’unico a mancare all’appello tra i destinatari dell’ordinanza di custodia cautelare, firmata dal gip Fabrizio Filice su richiesta dei pm Leonardo Lesti e Rosario Ferracante.

L’inchiesta degli agenti della Mobile, guidati dal dirigente Alfonso Iadevaia, ha portato dietro le sbarre anche alcuni fedelissimi del "Toro" come Daniele Cataldo, Rosario Calabria, Antonio Rosario Trimboli e Luciano Romano.

N.P.