Sciopero dei treni, è caos nelle stazioni di Milano. Ritardi e cancellazioni: assalto dei pendolari ai convogli

I viaggiatori che volevano sfruttare la finestra tra la fine dell’agitazione di oggi e l’inizio di quella di domani (alle 21) sono rimasti “intrappolati” in lunghe attese sui binari

Caos in stazione a Milano

Caos in stazione a Milano

Milano – Nonostante sia finito dalle 17, lo sciopero del trasporto ferroviario di oggi 30 novembre sta avendo strascichi e conseguenze anche piuttosto pesanti sul traffico in Lombardia e in Italia, con scene di delirio puro negli scali milanesi. 

In particolare, ci sono ancora tante cancellazioni annunciate dopo l'avvio della fascia di garanzia prevista fino alle 21, orario in cui comincerà un secondo sciopero. Consistenti anche i ritardi, che arrivano anche ai 60 minuti. E così, centinaia di persone, convinte di poter tornare a casa sfruttando la finestra tra lo sciopero di oggi e quello che parte questa sera e dura 24 ore, si sono ammassate sui binari scoprendo di non avere il treno o di vederlo arrivare in ritardo.  Un po’ dovunque si sono registrate scene di ressa all’arrivo dei treni in funzione, con urla, insulti, spintoni. A Domodossola, già in Piemonte, un treno partito da Cadorna sarebbe stato bloccato prima della stazione perché lo scalo era così affollato di pendolari arrabbiatissimi, che hanno dovuto chiamare le forze dell’ordine.

Come detto, si tratta delle conseguenze dello sciopero nelle ferrovie, proclamato da Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Ugl Ferrovieri, Orsa Trasporti e Fast Confsal per protestare contro la mancanza di sicurezza sul lavoro, dopo l'incidente avvenuto martedì nei pressi di Thurio di Corigliano Rossano, in Calabria.

Su quello che sta succedendo nelle stazioni di italiane (stesso scenario a Termini o a Firenze), il ministro dei Trasporti Matteo Salvini ha detto: “'Scene indegne e inaccettabili nelle stazioni italiane con ritardi, treni cancellati e lunghe code di cittadini esasperati. La giornata di oggi rende ancora più evidente che scioperi di troppe ore hanno ricadute pesantissime sulle vite di troppe persone incolpevoli. Lo trovo intollerabile. È mia precisa intenzione, in futuro, fare di tutto affinché simili scene non si ripetano anche se auspico che i sindacati evitino iniziative irragionevoli'', dice in una nota. ''Per rispetto di chi ha perso la vita sul lavoro non siamo intervenuti, come invece successo recentemente, ma è chiaro che il sacrosanto diritto alla mobilitazione non può cancellare quello di milioni di cittadini che devono viaggiare''.