Daniela Santanchè indagata per truffa. Presunte irregolarità nella cassa integrazione Covid in Visibilia

La Procura di Milano ha notificato oggi l'avviso di conclusione delle indagini preliminari nei confronti della ministra e di altre persone, nonché delle società Visibilia Editore e Visibilia Concessionaria

Daniela Santanchè indagata per truffa

Daniela Santanchè indagata per truffa

Milano, 22 marzo 2024 – Caso Visibilia, la ministra del Turismo Daniela Santanchè è indagata dalla Procura di Milano per l’ipotesi di truffa aggravata nei confronti dell'Inps. Sotto la lente c’è una presunta gestione irregolare dei fondi messi a disposizione dallo Stato per la cassa integrazione durante il Covid per un totale di tredici dipendenti.

La Procura di Milano ha notificato oggi l'avviso di conclusione delle indagini preliminari nei confronti di Santanchè e di altre persone, nonché delle società Visibilia Editore e Visibilia Concessionaria. 

Gli indagati

Sono cinque in totale gli indagati che compaiono nell'avviso di chiusura indagini per truffa aggravata sulla cassa integrazione Covid. Oltre a Santanchè sono indagati, infatti, Dimitri Kunz D'Asburgo, compagno della senatrice di Fdi, Paolo Giuseppe Concordia, responsabile delle tesorerie di Visibilia Group, e – come detto – le due società Visibilia Editore e Visibilia Concessionaria.

L’altra tranche dell’indagine

Da quanto si è saputo, questo è il primo filone di indagine, con accertamenti condotti dal Nucleo di polizia economico finanziaria della Gdf di Milano, sul caso Visibilia chiuso dal procuratore aggiunto Laura Pedio e dal pm Marina Gravina, perché resta aperto, allo stato, quello a carico di Santanchè per falso in bilancio per irregolarità nelle gestioni contabile e finanziaria di Visibilia. Tranche anche questa che sarà chiusa a breve e nella quale la ministra è indagata anche per bancarotta, ma questa accusa dovrebbe essere stralciata per un'eventuale richiesta di archiviazione, perché nessuna delle società del gruppo Visibilia, al momento, è fallita.

Ipotesi truffa all’Inps

In questo filone, invece, l'ipotesi è truffa ai danni dell'Inps in relazione a presunte irregolarità nella fruizione della cassa integrazione durante il Covid per 13 dipendenti dal 2020 al 2022 per un totale di oltre 126mila euro versati dall'ente pubblico. Il fascicolo per truffa aggravata è nato in seguito alla denuncia di Federica Bottiglione, ex responsabile Investor Relations dell'azienda. In una relazione della Gdf depositata tempo fa al pm Marina Gravina e all'aggiunto Laura Pedio era emerso come la mossa di ricorrere alla Cigs sarebbe stata architettata anche da Dimitri Kunz D'Asburgo, il compagno della senatrice di Fdi, e da Paolo Giuseppe Concordia, responsabile delle tesorerie di Visibilia Group, fondato da Santanchè e dal quale la ministra è uscita due anni fa. Per le Fiamme Gialle dalle conversazioni tra due viene a galla la loro "consapevolezza" dello schema "illecito" adottato.

L’ipotesi

Sono 20.117 ore per un totale di 126.468 euro di cassa integrazione a zero ore chiesta e ottenuta dall'Inps durante il periodo del Covid, dal maggio 2020 al febbraio 2022, per 7 dipendenti di Visibila Editore e 6 di Visibila Concessionaria, i quali in realtà avrebbero continuato a lavorare regolarmente. È quanto si evince dall'avviso di conclusione delle indagini, che prelude alla richiesta di rinvio a giudizio e riguarda anche le due società.

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