MASSIMILIANO MINGOIA
Cronaca

San Siro e il silenzio della Curva Sud, Salvini difende gli ultras ‘normali’: “Il prefetto convochi Milan e Inter”

Il vicepremier: “Il Meazza privo di cori è tristissimo. I delinquenti vanno espulsi, i semplici tifosi tutelati”. Il club: il divieto relativo al secondo anello blu riguarda circa 40 persone indicate dalla Procura

Il vicepremier e leader della Lega Matteo Salvini con la maglia del Milan, di cui è tifoso da sempre

Il vicepremier e leader della Lega Matteo Salvini con la maglia del Milan, di cui è tifoso da sempre

Milano –  “San Siro senza i cori degli ultras in Curva Sud? Tristissimo”. Matteo Salvini, vicepremier, ministro dei Trasporti e tifosissimo rossonero, scende in campo per difendere il tifo organizzato al Meazza durante le partite del Diavolo. Nel mirino del segretario della Lega, dopo il silenzio della Sud domenica durante Milan-Bari, è finita la decisione della società di Gerry Cardinale di vietare che circa 40 tifosi possano acquistare l’abbonamento nei posti del secondo anello blu, quello dove da sempre si posizionano gli ultrà, mentre gli stessi possono acquistare abbonamenti in altri settori del Meazza (alcuni di loro lo hanno già fatto nel primo anello blu). Si tratta di tifosi che la Procura, dopo l’inchiesta Doppia Curva, ha indicato al Milan perché vengano tenuti lontani dalla Sud.

“Io ho fatto il ministro dell’Interno, mi sta a cuore l’incolumità dei tifosi e delle forze dell’ordine – premette Salvini a margine di un appuntamento in via Bolla –. Se qualcuno ha preso le curve per un luogo di spaccio o di ritrovo criminalità, è giusto che venga non solo allontanato ma espulso per sempre. Ma togliere colori, suoni, musica, bandiere, striscioni, tamburi, megafoni e il cuore del calcio da San Siro non penso sia la soluzione. Io in curva ci sono andato per anni: lì ci sono anche persone normali che vogliono vedere la partita in piedi cantando per 90 minuti e sventolando una bandiera”.

A questo punto, il vicepremier aggiunge: “Faccio appello alla responsabilità delle due società, Milan e Inter. Pensare che un derby conosciuto nel mondo per la bellezza delle coreografie possa diventare spento e buio, non sarebbe più un derby. Espelliamo dagli stadi i criminali, ma consentiamo a tante persone di andare a San Siro a divertirsi. Spero che Milan e Inter, con Prefettura, la Questura e la Procura, trovino il modo di arrivare a un punto d’incontro. Io sono a disposizione. Sono in contatto con alcuni tifosi che sono espulsi pur non avendo commesso alcun reato. Il calcio è passione e gioia. Se uno vuole andare alla prima della Scala, lo faccia. Una partita di calcio è un’altra cosa. Io mediatore? Il prefetto convochi un tavolo con questore, Milan e Inter e rappresentanze del tifo organizzato, non necessariamente solo della curva. Se hanno bisogno di un parere, sono a disposizione”.

Sul tema ultras interviene il consigliere comunale di FI Alessandro De Chirico: “La restrizione agli ultrà è qualcosa che in una democrazia non può e non deve essere taciuta. Quei tifosi sono indicati dalla Procura? Se fosse solo un problema di ordine pubblico, perché le stesse persone possono acquistare un biglietto per altri settori?”.

Salvini, infine, sferza la Giunta Sala sulla vendita del Meazza a Milan e Inter: “Il nodo San Siro? È da cinque anni che ne discutono senza arrivare a nulla. Intanto Milano ha perso un miliardo di euro di investimenti privati”.