
Dopo la piscina interna, questa estate non hanno riaperto anche le vasche all’aperto sollevando polemiche tra i cittadini rimasti in città nei mesi più caldi
La riqualificazione degli impianti esistenti, ma anche la creazione di nuovi spazi fitness/wellness e zone per i centri estivi. È al vaglio del Comune di San Donato il progetto di rilancio del comparto “acqua“ del parco Mattei presentato dalle società Glaukos e Blue Factory attraverso Sportium Srl. L’obiettivo è rimettere in funzione le piscine dello storico centro sportivo voluto da Enrico Mattei (quella interna, in disuso dal 2013, e quella esterna, off limits da quest’anno perché bisognosa a sua volta di manutenzioni) attraverso una partnership pubblico/privato.
Nell’ipotesi avanzata dai proponenti, le parti interna ed esterna del centro natatorio verrebbero messe in collegamento con la creazione di un nuovo edificio e andrebbero così a formare un unicum favorito dalla riorganizzazione di accessi e percorsi.
Oltre alla riqualificazione dell’esistente – a partire dalle vasche: quella interna da 33 metri e quelle esterne, ludica e da 50 metri – l’intera struttura sarebbe impreziosita da nuove vasche indoor, una palestra, un ristorante, spogliatoi più ampi e altri servizi a corredo.
"L’obiettivo è sfruttare al massimo le potenzialità dell’impianto, favorendone comfort e accessibilità anche grazie all’uso di materiali certificati e agli accorgimenti per il risparmio energetico, come previsto per gli interventi di questo tipo – spiega l’architetto Giovanni Giacobone, consigliere delegato di Sportium –. Si tratta di un’operazione di pregio che va ad innestarsi su un’area storicamente importante; contiamo in un riscontro positivo da parte del Comune". Nel caso di approvazione della proposta, si procederà con l’iter tecnico-burocratico che prevede, tra l’altro, l’elaborazione di un programma più dettagliato e la messa a gara del progetto, con la partecipazione sia proponenti che di altri soggetti eventualmente interessati. Stando alle tempistiche ipotizzate dal Comune, l’operazione potrebbe essere spalmata sui prossimi due anni, con una possibile riapertura degli impianti nel 2027.
Il tema resta di attualità, tanto più che la chiusura ad oltranza della piscina interna, alla quale si è aggiunto ora lo stop delle vasche all’aperto, non smette di suscitare polemiche tra i cittadini.
A.Z.