ALESSANDRA ZANARDI
Cronaca

San Donato Milanese, stangata a scuola: dalla mensa alle rette si pagherà fino al 9% in più

Il costo più basso del pasto passa da 1,15 a 1,25, in fascia alta da 5,78 a 6,28. L’assessore: solo adeguamento Istat. L’opposizione: più attenzione alle famiglie

L'aumento previsto dagli adeguamenti Istat riguarda anche le mense
L'aumento previsto dagli adeguamenti Istat riguarda anche le mense

Spiacevole sorpresa per le famiglie con figli in età scolare: scatta l’adeguamento Istat, rincarano le rette. A San Donato l’anno scolastico 2023-2024 fa segnare l’entrata in vigore dei balzelli, tra l’8 e il 9%, decisi dalla classe politica nei mesi scorsi, in sede di approvazione del bilancio previsionale.

E così, sul fronte della refezione scolastica, il costo del pasto giornaliero per i residenti passa, per la fascia Isee più bassa, dai precedenti 1.15 agli attuali 1.25 euro; per la fascia più alta (con redditi dai 25mila euro in su) si sale a 6,28 euro contro i 5,78 euro del passato.

Più care anche le quote del pre e post scuola e le rette mensili degli asili-nido (con aumenti, in quest’ultimo caso, più contenuti). "Si è applicato il solo adeguamento Istat, senza procedere ad ulteriori rincari - spiega Valentina Marzani, assessore all’Istruzione e all’Educazione -. Un passaggio che andava fatto, dettato anche dalla necessità di mantenere gli attuali standard qualitativi dei servizi". "Valuteremo se e come venire incontro alle famiglie - prosegue - fermo restando che i Servizi sociali del Comune rimangono un punto di riferimento per i nuclei in difficoltà economica, bisognosi di sgravi".

Critiche le minoranze politiche: "In un periodo economico già difficile, ci vorrebbe maggiore attenzione per le famiglie", è il commento di Chiara Papetti (Pd), ex assessore e oggi consigliere comunale di opposizione, che già nei mesi scorsi aveva provato a sollevare il problema, sollecitando la classe politica, con un atto di coraggio, a calmierare gli aumenti, riassorbendoli nel bilancio comunale, o aumentando la soglia massima di contribuzione Isee.

Un passaggio che evidentemente non è stato fatto. Curiosamente, per ora non ci sono particolari prese di posizione da parte delle famiglie: non un accenno di polemica neppure sui social. "Forse non si è ancora preso atto delle dimensioni dei rincari - chiosa Tatiana Palazzo, vicepresidente del consiglio d’istituto Margherita Hack -. Il Comune avrebbe potuto venire incontro alle famiglie rendendo i rincari più graduali, tanto più che le rette di San Donato sono fra le più alte del circondario".