Ruby ter, il geometra di Berlusconi. "Rigato voleva una casa e si arrabbiò"

Oggi in aula Roberto Trombini, "project manager" che, come ha spiegato il professionista, si occupa "delle proprietà immobiliari dell'ex premier"

Giovanna Rigato e Silvio Berlusconi

Giovanna Rigato e Silvio Berlusconi

Milano, 16 febbraio 2022  - Nuova udienza del processo Ruby ter, in cui Silvio Berlusconi è imputato insieme ad altre 28 persone, accusati a vario titolo di corruzione in atti giudiziari e falsa testimonianza. Oggi, in aula, ha parlato il geometra Roberto Trombini, 'project manager' che, come ha spiegato il professionista, si occupa "delle proprietà immobiliari di Berlusconi, che conosco da 32 anni". 

L'uomo, convocato dal legale Federico Cecconi, difensore di Silvio Berlusconi, ha parlato, tra le altre cose, di un'attività di ricerca di un appartamento a Milano2 per Giovanna Rigato nel settembre 2016, una delle ex ospiti delle serate a Villa San Martino e imputata anche a Monza per tentata estorsione nei confronti del Cavaliere, perché avrebbe provato ad estorcergli circa un milione di euro. "Avevo trovato un appartamento a Rigato, che lo chiedeva urgentemente, in 3 giorni, ma era necessario qualche giorno ancora per fare delle verifiche catastali e lei allora in un incontro ad Arcore ebbe una reazione scomposta e arrabbiata, fece un gesto con una mano per far capire che le dovevano essere versati dei soldi, penso 500mila euro, e Berlusconi rimase sbigottito", ha detto Trombini.

Il teste ha spiegato che Berlusconi gli avrebbe chiesto spesso di aiutare, "prestando la mia professionalità", per cercare appartamenti o dare aiuti "tecnici" in relazione a proprietà immobiliari, molte persone, tra cui "personaggi dello spettacolo", anche "un parlamentare e un ex parlamentare", oltre ad alcune delle giovani poi finite imputate nel Ruby ter per falsa testimonianza e corruzione in atti giudiziari. "Al presidente, con tutte le conoscenze che ha - ha aggiunto - chiedono sempre 50mila cose e lui ci tiene e quindi cerca di dare a tutti un aiuto, lo faceva attraverso la mia professionalità e piccoli contributi".

A margine del processo, l'avvocato Federico Cecconi, legale dell'ex premier in relazione alla sua assenza all'udienza di ieri a Monza, in cui avrebbe dovuto testimoniare nel processo a carico di Giovanna Rigato, ha sottolineato: "So che Berlusconi non si è ma sottratto e mai si sottrarrà alla possibilità di dare la sua versione dei fatti in qualsiasi tipo di vicenda lo coinvolga, anche suo malgrado, se è stato presentato un certificato medico vuol dire che ha un qualche tipo di problema di salute". Il leader di Forza Italia ha infatti presentato un impedimento per motivi di salute. "Lo sentirò questo pomeriggio - ha aggiunto il legale - spero che questo problema non sia duraturo e significativo". Sul fatto che invece fosse presente allo stadio a Monza sabato, il difensore ha detto: "Sabato non è martedì, poi credo non si possano nemmeno paragonare le due tipologie di impegni".

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