Berlusconi allo stadio due anni dopo: «Tornerò contro il Pisa»

Il presidente al fianco del Monza mancava dal febbraio 2020. Tra ricordi e saluti, il racconto del pomeriggio di Berlusconi all'U-Power Stadium

Silvio Berlusconi in tribuna con Marta Fascina e Adriano Galliani

Silvio Berlusconi in tribuna con Marta Fascina e Adriano Galliani

Quando Galliani gli ha presentato i nuovi giocatori, Silvio Berlusconi sapeva tutto. Di Leonardo Mancuso, Salvatore Molina, ma non solo. Perché il Monza è sempre, nell'agenda del presidente, la voce tra le più gettonate. E del Monza, sa tutto. Ha fatto i complimenti alla squadra e si è intrattenuto particolarmente con Andrea Colpani, che proprio qualche settimane fa a Il Giorno aveva confessato in esclusiva un retroscena di quando era piccolo: una foto in braccio a Silvio Berlusconi a San Siro, durante una delle tante partite del Milan viste allo stadio dal centrocampista del Monza, tifoso rossonero. Foto che avevamo pubblicato sul nostro giornale. «Se devo fare un nome faccio quello di Colpani - ha dichiarato il presidente poi in conferenza stampa -: mi piace come persona e mi piace come gioca». Quella di Silvio Berlusconi all'U-Power Stadium è stata una visita quasi inaspettata: già qualche settimana fa, contro il Perugia, aveva pensato di presentarsi allo stadio per seguire la sua squadra. Ma poi non se ne fece nulla. Oggi, quando alle 13.50 ha fatto il suo ingresso allo stadio, i giocatori se lo sono ritrovato nel tunnel quasi a sorpresa. "Sono tornato allo stadio. Il calcio è sempre stata la mia passione. Con 29 trofei vinti mi onoro di essere il Presidente più vincente della storia", si legge su Instagram. Mancava da un anno, dal 26 febbraio 2021. Ma quella volta, contro il Cittadella si presentò soltanto all'intervallo: dritto negli spogliatoi, un discorso alla squadra e poi di nuovo in Villa a seguire il secondo tempo dei suoi dalla tribuna. Finì in pareggio. Per l'ultima partita vissuta interamente allo stadio si deve tornare al 1 febbraio 2020: il Monza giocava in serie C, con già un organico da categoria superiore e le massime ambizioni, contro il Lecco. Finì 4-0 anche in quella occasione. Segno del destino. Immancabile il giudizio sul gioco della squadra, «Ho visto troppi passaggi nella nostra metà-campo in casa, il portiere deve lanciare sulle punte», soltanto dopo aver precisato che «Non ho suggerito io la formazione». Poi un giudizio che sa di monito a fare sempre meglio e ancora di più: «Quante probabilità abbiamo di andare in Serie A? Ce lo chiediamo anche noi - commenta Berlusconi -. Non è stata una prima parte di campionato brillante, ma abbiamo rafforzato l'attacco nel mercato e ora vediamo una squadra forte in tutti i suoi reparti. Speriamo di ingranare una via dritta verso la promozione». Con la compagna Marta Fascina e l'immancabile Ad Adriano Galliani, suo braccio destro, non sono mancati i ricordi sul Milan, che oggi il presidente definisce «Una buona squadra, tornata a competere per vincere». Prima di lasciare lo stadio con una promessa: «Sabato prossimo, contro il Pisa ci sarò». Da quelle parti è una partita sentita, per la classifica e per la storia. Prima, però, la squadra di Stroppa dovrà vedersela con la Ternana. E dimostrare di saper volare anche senza le ali del suo presidente.