DIANDREA GIANNI
Cronaca

Risiko degli appalti, beffa a Linate "Arrivano gli svizzeri: stipendi tagliati"

Swissport subentra ad Airport Handling nei servizi Ita Airways. Nel limbo 45 dipendenti: protesta nello scalo

di Andrea Gianni

I lavoratori, al termine dell’assemblea, hanno esposto uno striscione in aeroporto che sintetizza tutta la loro rabbia: "A Linate decolla il dumping". Il conto alla rovescia scadrà sabato, quando 45 operatori di Airport Handling dovranno essere riassorbiti dal colosso Swissport con un’operazione che, a meno di accordi dell’ultima ora, secondo i sindacati li porterà a perdere dal 10 al 25% del loro stipendio. Lo scenario è quello di un "cambio d’appalto epocale" per lo scalo milanese, legato alle sorti travagliate di Ita Airways, l’ex Alitalia. La compagnia aerea, che dagli anni ’50 si è affidata prima a Sea e poi ad Airport Handling per i servizi di assistenza a terra e smistamento bagagli, ha deciso di affidare l’incarico a Milano e Roma a Swissport International. Un colosso svizzero che opera in 287 aeroporti in 45 Paesi e conta 25 anni di esperienza, 45mila dipendenti e circa 850 aerolinee servite. Nel 2021, nonostante l’ancora parziale fermo da Covid, ha gestito oltre 2 milioni di voli.

Operazione che ha un impatto su 45 dipendenti di Airport Handling che, per effetto del cambio d’appalto, dovranno essere riassorbiti da Swissport e cambiare quindi datore di lavoro. "Con il cambio rischiano di perdere dal 10 al 25% del loro stipendio a seconda dell’anzianità – spiega Angelo Piccirillo, segretario generale della Filt-Cgil di Milano – questo perché Swissport applica un contratto nazionale più “povero“, l’Assaereo, e non riconosce gli accordi integrativi che finora hanno alzato la retribuzione. Sta venendo meno, in questo modo, alla clausola sociale che impone in caso di cambio d’appalto di riassorbire i lavoratori alle stesse condizioni".

Gli operatori ieri si sono riuniti in assemblea, e oggi dalle 10 organizzeranno un presidio nello scalo: chiedono all’azienda svizzera di fare un passo indietro prima di sabato, quando verrà formalizzato il passaggio e verranno messi sul tavolo i nuovi contratti con la formula “prendere o lasciare“. Un’operazione che si traduce anche in un forte ridimensionamento per Airport Handling (società nata nel 2014 dopo il lungo contenzioso giudiziario su Sea Handling) che, con la perdita del maxi-appalto Ita Airways, scenderà a Linate dai 320 dipendenti attuali a circa 280. Nuove tensioni in un settore, quello del trasporto aereo, che si sta riassestando dopo il terremoto provocato dalla pandemia e il largo ricorso alla cassa integrazione. Una prima frizione risale all’agosto del 2020, quando Alitalia decise di gestire con personale interno le attività di handling, anche con l’obiettivo di un risparmio dei costi in piena pandemia. Ora il passaggio dell’appalto a Swissport, che entra nel business del trasporto aereo milanese.