REDAZIONE MILANO

Rischi climatici: "Glovo tratti con i sindacati"

La causa, partita dalla Sicilia, è approdata a Milano perché Foodinho Srl, società a capo della piattaforma spagnola del delivery...

La causa, partita dalla Sicilia, è approdata a Milano perché Foodinho Srl, società a capo della piattaforma spagnola del delivery...

La causa, partita dalla Sicilia, è approdata a Milano perché Foodinho Srl, società a capo della piattaforma spagnola del delivery...

La causa, partita dalla Sicilia, è approdata a Milano perché Foodinho Srl, società a capo della piattaforma spagnola del delivery Glovo, ha sede legale sotto la Madonnina. Per 8 mesi le rappresentanze sindacali aziendali e il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza territoriale di Palermo e Trapani hanno invitato l’azienda a consentire loro l’accesso al documento di valutazione dei pericoli corsi dai rider e a parlare delle misure adottate o da adottare per i rischi climatici. Ma la società, che non ha consentito ai rider di partecipare alla nomina del rappresentante aziendale della sicurezza, non ha mai risposto. Un silenzio che, specie viste le temperature record previste e puntualmente verificatesi in questi mesi estivi, ha spinto il delegato Cgil a fare un ricorso urgente al giudice del lavoro di Milano, competente per territorio.

Nei giorni scorsi è arrivata la risposta del magistrato - la prima a incidere su questioni generali e non su casi individuali - che ha obbligato Glovo ad avviare un immediato confronto. Il giudice ha anche sottolineato che la società nel documento di valutazione dei rischi dovrà tenere conto dell’età dei lavoratori. Per Nidil e Filcams Cgil la sentenza "rappresenta un passaggio storico" perché "per la prima volta una piattaforma digitale viene formalmente chiamata a confrontarsi con una figura prevista dalla normativa sulla sicurezza nei luoghi di lavoro, l’Rlst, solitamente riconosciuta solo nel lavoro dipendente", mentre i fattorini Glovo sono inquadrati come autonomi. Intervenendo sull’ordinanza della Regione che impone limiti al lavoro all’aperto nelle ore più calde, inoltre, la Cgil chiede "chiarezza" sugli ambiti di applicazione e vigilanza nei luoghi di lavoro.

Andrea Gianni