ANNAMARIA LAZZARI
Cronaca

Ripartenza, tra cantieri e incognite Una palazzina del Pareto inagibile: dieci classi trasferite a Cusano

La corsa per sistemare i danni del maltempo: al Vespucci rimossa la pianta crollata, misure-tampone al Bertarelli

di Annamaria Lazzari

Il maltempo di questa estate ha messo a dura prova le scuole superiori milanesi. Dopo il nubifragio della notte fra il 24 e 25 luglio e la tempesta del 26 agosto, 48 edifici scolastici – su 158 che Città Metropolitana gestisce fra Milano e hinterland - hanno avuto bisogno di interventi, per un conto che si aggira su "tre milioni di euro. Ove possibile abbiamo cercato di ripristinare la normalità e previsto soluzioni tampone dove i danni sono stati maggiori. Finora abbiamo anticipato noi le risorse, ma ci aspettiamo un aiuto dalla Regione, attraverso fondi dello Stato, per rispondere all’emergenza" afferma Roberto Maviglia, consigliere delegato all’Edilizia scolastica di Città Metropolitana. A pochissimi giorni dall’inizio delle lezioni, fissato il 12 settembre, la situazione più critica è all’istituto Pareto di via Litta Modigliani, dove la palazzina B, colpita da infiltrazioni d’acqua, risulta inagibile, con la conseguenza che un indirizzo di studi - "presumibilmente il Liceo delle Scienze Umane" precisa il dirigente scolastico Alessandro Bocci in una comunicazione alle famiglie – dovrà trasferirsi altrove. La soluzione individuata è all’istituto Carlo Molaschi di Cusano Milanino. È stato un sopralluogo dei tecnici della Città Metropolitana a far emergere la situazione ammalorata del tetto che "necessita di un rifacimento completo che comporta un complesso intervento e l’impossibilità di utilizzo per vari mesi della Palazzina" ha chiarito il preside del Pareto. "Il trasferimento che si effettuerà non da subito ma nelle prossime settimane riguarderà una decina di classi. All’inizio dell’anno scolastico si provvederà all’organizzazione su due turni. Al momento non possiamo sbilanciarci sulla durata del trasferimento, settimana prossima, appena avremo il cronoprogramma dalla ditta incaricata dei lavori, ne daremo comunicazione. Sappiamo che è una soluzione che arreca disagio ma ci impegniamo per ridurlo al minimo" promette Maviglia.

Danni ingenti – 150mila euro - la bomba d’acqua del 25 luglio li ha provocati alla succursale del professionale Bertarelli Ferraris di via Giulio Romano, fra vetrate pericolanti, infiltrazioni e crollo di tegole e controsoffiti. Qui "è stata ripristinata la copertura ammalorata ma in seguito a piogge successive è ancora da revisionare una parte di quella dell’atrio dove si presentano ancora infiltrazioni. È stata inoltre messa in sicurezza la vetrata pericolante nella stessa sede" dettaglia il consigliere di Palazzo Isimbardi. "Tutto vero, ma abbiamo un’aula che risulta inagibile da almeno 4 anni, finestre datate da sostituire e il nuovo laboratorio di torneria non fruibile da febbraio, a causa della mancanza di un impianto elettrico adeguato. Il problema delle infiltrazioni, poi, dura da mesi: non bastano le "toppe", serve un piano strategico di manutenzione ordinaria" dettaglia Federico Militante, preside del Bertarelli Ferraris. All’alberghiero Vespucci, dove il vento del 25 luglio aveva fatto cadere non solo il telo per il confinamento del cantiere del tetto ma anche un albero contro la palestra, la pianta è stata rimossa e si è provveduto a ripristinare la copertura danneggiata (20mila euro i danni). Interventi sono in programma all’istituto Curie, al liceo Bottoni, come al Pasolini, al Galvani, al liceo Agnesi e all’Educandato Setti Carraro.