BARBARA CALDEROLA
Cronaca

Vaprio d’Adda, riparte il cantiere della "scuola dei sogni"

La gara è andata a buon fine: Inail assegna l’appalto, riparte il percorso della media dei sospiri nel milanese, fermo dal 2021

Il rendering del progetto della scuola media di Vaprio realizzato dagli architetti Carlo Cappai e Maria Alessandra Segantini

Il rendering del progetto della scuola media di Vaprio realizzato dagli architetti Carlo Cappai e Maria Alessandra Segantini

Vaprio d’Adda (Milano) – La gara è andata a buon fine: Inail assegna l’appalto, riparte il cantiere della scuola media dei sospiri a Vaprio, fermo dal 2021. Valore della commessa 7,2 milioni, la prescelta è una ditta di Modena, gli operai arriveranno a settembre. Promessa mantenuta dall’Istituto ministeriale, che con quest’opera si era imbarcato per la prima volta nell’edilizia scolastica, un progetto modello con problemi tecnici, ma ora il dossier è di nuovo sul binario giusto. Apertura possibile per l’anno 2027-2028. I tempi erano stati tracciati da Inail durante un incontro con l’amministrazione a gennaio, proprio per sbloccare la situazione, come aveva promesso il sindaco Marco Galli.

Il progetto presentato nel 2018 come "scuola dei sogni" si era incagliato in un polverone di polemiche politiche, soprattutto per i costi, addebitati al centrosinistra che licenziò l’intervento, ereditato nel 2019 dopo le elezioni e il cambio di casacca in Comune, dal centrodestra da sempre contrario alla sua realizzazione. Il disegno dello studio C+S, architetti Carlo Cappai e Maria Alessandra Segantini, era stato esposto alla Biennale di Venezia. Un modello nel suo settore.

Le medie, su due livelli, ospiteranno 15 aule più cinque speciali, laboratori tecnici e sale dedicate al corpo docenti. Il piano terra è stato pensato per aprirsi alla città, "una delle novità più importanti", secondo i sostenitori della scuola, grazie a una palestra, un auditorium e un teatro, mentre quello superiore sarà dedicato all’insegnamento vero e proprio. Lo stabile è costruito sulle ceneri di una vecchia industria tessile dismessa, abbattuta per ospitare alunni e professori. A segnare la svolta, il concorso europeo bandito da Inail al quale hanno partecipato una decina di concorrenti vinto dall’emiliana Iti.