Riforma della sanità, la Giunta rinvia l’approvazione ed è polemica

Il Pd: lo scontro tra Moratti e la Lega contunua. Il M5S: incapaci di mettersi d’accordo. Forza Italia: ricostruzioni fantasiose

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di Giambattista Anastasio

Ci vorranno almeno altre 72 ore prima che la Giunta regionale condivida e approvi il testo della riforma della Legge sulla Sanità. L’approvazione era prevista per ieri ma è slittata a giovedì. I motivi del rinvio? "Problemi di agende", ufficialmente. Ma su queste pagine si era riferito già nelle scorse settimane di alcune frizioni tra Letizia Moratti, vicepresidente con delega al Welfare, e la Lega. La prima è intenzionata a varare da subito una riforma completa ed esaustiva, mentre il Carroccio vorrebbe una riforma in due tempi, anche in considerazione della prossima scadenza elettorale, ritenuta vicina: le elezioni regionali si terranno nel 2023. Nel corso delle settimane le distanze si sono ridotte ma non annullate. Prova ne è quanto accaduto ieri nell’esecutivo lombardo: secondo i beninformati sono stati proprio gli assessori leghisti a tirare il freno. Da qui il rinvio, sia pur di sole 72 ore. Un rinvio che rappresenta l’ultimo capitolo della guerra di nervi in corso tra la Moratti e la Lega. Gli altri fronti? Anche ieri la vicepresidente lombarda ha ribadito di essere favorevole a fare del green pass lo strumento in base al quale consentire o vietare l’accesso ai locali pubblici e ai luoghi dello sport, se dovesse rivelarsi necessario, mentre il leader leghista, Matteo Salvini, e il governatore Attilio Fontana, quest’ultimo dopo un’iniziale incertezza, sono di fatto contrari. Distanti, la Moratti e Salvini, anche sull’opportunuità di incoraggiare i giovani a vaccinarsi: favorevole la vicepresidente lombarda, cauto il leader leghista.

Da qui il dibattito. "Che oggi (ieri ndr) sarebbe stata licenziata la bozza di riforma della sanità lo aveva annunciato a più riprese la vicepresidente Moratti, tanto che mercoledì 21 doveva essere illustrata in Commissione Sanità. Quindi – sottolineano Fabio Pizzul e Samuele Astuti, capogruppo lombardo e capodelegazione del Pd in commissione Sanità – siamo di fronte all’ennesimo stop, a 8 mesi dalla lettera del Governo con tutte le richieste di correzione della riforma sperimentale del 2015. Che cosa è successo? Perché tanto ritardo? La verità è che questa coalizione non è in grado di cambiare un modello di sanità che ha fortemente voluto e sempre difeso, anche di fronte alle evidenze negative degli ultimi 18 mesi. Altro che pragmatismo. Lo scontro tra Moratti e la Lega è sempre più evidente".

Quindi Marco Fumagalli, consigliere regionale del M5S: "Lo slittamento della proposta di riforma della sanità non può che confermare i nostri dubbi sulla difficoltà della Giunta a mettersi d’accordo su qualcosa che non sia poco più che cosmetica legislativa". A replicare è Gianluca Comazzi, capogruppo lombardo di Forza Italia: "L’ennesima, volgare strumentalizzazione politica del Pd non ci stupisce. In materia di sanità la sinistra ha sempre lavorato per distruggere, noi per costruire un modello sempre più efficiente e attento alle esigenze di tutti i lombardi. Sulla fantasiosa ricostruzione degli esponenti Dem non mi pronuncio neanche: molto più realistica la saga di Harry Potter. È normale che quando si affronta un tema così vasto e complesso ci sia una sana dialettica sui contenuti".

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