
Vigili del fuoco a lavoro a Settimo Milanese
Settimo Milanese (Milano), 10 luglio 2019 - Ancora rifiuti che bruciano in Lombardia. È successo all’alba di ieri mattina a Settimo Milanese, alle porte di Milano. Le fiamme sono divampate all’interno della Effec2 srl di via Sabin, un impianto di stoccaggio di rifiuti di 1.400 metri quadrati, dove c’erano sia rifiuti non pericolosi che rifiuti speciali. In pochi minuti una nube di fumo ha interessato tutta la zona e il centralino dei vigili del fuoco è stato preso d’assalto dalle telefonate. Sono state inviati dieci automezzi con una cinquantina di pompieri, polizia locale e carabinieri. Non ci sono stati feriti, a quell’ora non c’era ancora nessuno al lavoro. Il rapido intervento dei vigili del fuoco ha evitato che il rogo raggiungesse la parte del capannone dove sono stoccate, impacchettate, polveri derivate da alcuni processi industriali.
Nonostante la colonna di fumo nero e acre i rilievi effettuati da Arpa Lombardia hanno accertato fin da subito «l’assenza, attraverso dei rilevatori portatili, di sostanze inquinanti». «C’è una situazione critica ma dire che oggi la Lombardia è la nuova terra dei fuochi non corrisponde ai fatti. Non vorrei che da parte di qualcuno ci fosse la volontà di drammatizzare la situazione per ragioni politiche - ha dichiarato l’assessore regionale all’Ambiente Raffaele Cattaneo - al momento nessuna misurazione ha rilevato presenza di contaminanti, certo è un episodio critico e c’è la necessità di mantenere alta la guardia». Spente le fiamme, i pompieri hanno lavorato tutto il giorno per garantire il raffreddamento delle ceneri. Fatti anche i primi rilievi per accertare la causa del rogo, gli inquirenti non escludono nessuna pista e al vaglio ci sono anche le immagini delle telecamere. Intanto il capannone è stato messo sotto sequestro. «Prima di fare affermazioni di questo genere bisogna capire le indagini a cosa porteranno. Sembra che l’azienda abbia subito una serie di controlli negli ultimi mesi, bisogna valutare prima fare queste facili affermazioni di terrore», ha commentato il governatore Attilio Fontana. Il monitoraggio dell’aria continuerà per una settimana con apparecchiature posizionate in diversi punti.
L'incendio è l’ennesimo monito per le autorità a tenere alta l’attenzione sui depositi di stoccaggio e trattamento dei rifiuti, il più grave fu quello al deposito in via Chiasserini a Milano da cui ebbe origine una nube tossica. In’inchiesta che ha portato alla scoperta di un traffico illecito di rifiuti da tutta Italia. Nel 2018 questi roghi sono stati 32.