Il Tribunale a maggio aveva disposto l’amministrazione giudiziaria per Uber Italy per caporalato sui rider. Ora gli amministratori giudiziari parlano di "percorso virtuoso intrapreso dal management".
Nell’avviso di chiusura indagini si legge che i rider erano pagati a cottimo 3 euro a consegna, derubati delle mance e puniti.
Devono rispondere di caporalato e reati fiscali. Sotto accusa, tra gli altri, dirigenti e una società di intermediazione, la Frc. "Davanti a un esterno non dire mai più abbiamo creato un sistema per disperati. Anche se lo pensi, i panni sporchi vanno lavati in casa". Così si esprimeva, Gloria Bresciani, manager della filiale italiana del colosso americano, intercettata mentre parlava con un altro dipendente della stessa Uber Italy.