Sesto San Giovanni – Dopo quattro anni, il cavalcavia Buozzi è arrivato alla fine della riqualificazione. Un cantiere in più fasi, che ha ottenuto più finanziamenti tra Regione, Governo e Pnrr, per un intervento strutturale da oltre 1,3 milioni di euro. In queste ultime due notti, gli operai hanno posato i nuovi new jersey di protezione e divisione delle due carreggiate. Verranno fatti i raccordi e poi la nuova segnaletica con colorazione gialla di tutte le barriere di protezione. Nella carreggiata in direzione Milano, la doppia corsia di marcia verrà ripristinata e completata nei prossimi giorni. L’ultimo step si trascina dietro da giorni polemiche di residenti e non solo. "Perché la carreggiata è stata ristretta? Quella è una via ad alta percorrenza che nelle ore di punta è subissata di traffico: restringendola ci sarà un aumento della congestione: più coda, più traffico interno e più smog", la denuncia di abitanti e automobilisti. Eppure, rispetto al passato, non cambia proprio nulla.
"La configurazione resta la stessa, hanno tutti preso un granchio - replica l’assessore alla Mobilità Antonio Lamiranda -. Abbiamo solo recuperato circa 50/60 centimetri, che si erano persi con l’allargamento dei marciapiedi e la sistemazione dei posteggi sul cavalcavia in direzione Milano. Anzi, siamo andati a migliorare proprio la canalizzazione dei flussi. Abbiamo gestito diversamente lo spazio, ma le misure sono le stesse". A breve saranno cambiati i pali della luce. "Saranno a doppia luce, più centrali rispetto alla sede stradale e alla ciclabile, per migliorare la visibilità e la sicurezza di notte.
Entro fine settembre si asfalta con l’accordo quadro sulle strade appena aggiudicato per 700mila euro". La ciclabile continua a far storcere il naso. "Oggi partendo da Restellone si può arrivare fino al Carroponte e al Parco Nord e, nell’altra direzione, fino a via Pavesi: poi si potrà continuare fino a Marelli, unendo così tutte le fermate del metrò. Non mi sembra cosa da poco, aver reso percorribile per le due ruote un collegamento come quello Rondò/Marelli". In questi quattro anni, al Buozzi si sono rifatti gli attraversamenti pedonali con abbattimento delle barriere architettoniche e percorsi per non vedenti, aggiunte le ciclabili per raccordare le linee 1, 3 e 5 della bicipolitana, riorganizzati gli spazi di sosta. "Oggi ci sono nuove protezioni stradali ancghe per motociclisti e parapetti, nuovi cordoli e ancoraggi, sono stati rifatti i giunti e creata una corsia di inversione di marcia per autoarticolati da via Venezia. Abbiamo creato 14 posti auto regolari per la sosta di quartiere e riconfigurato tutto largo Morganti".