MARIANNA VAZZANA
Cronaca

Viale Sarca, racconto choc: "Coltello alla gola, dammi l’orologio o ti uccido..."

Un 82enne rapinato con la moglie davanti all’ascensore del suo palazzo. "Eravamo pietrificati dal terrore, se pensiamo a quei momenti ci viene ancora da piangere"

Polizia, foto generica

Milano, 25 febbraio 2021 -  «Mi ha sorpreso alle spalle, mi ha puntato un coltello alla gola e mi ha minacciato: ‘Dammi subito l’orologio o ti ammazzo’. Io non riuscivo quasi a parlare, perché mi teneva la lama premuta e il braccio bloccato. Intanto mia moglie di fianco era terrorizzata". Mattina di terrore, martedì, per due anziani: 82 anni lui e 80 lei, marito e moglie, si sono trovati faccia a faccia con un rapinatore mentre rientravano a casa, in viale Sarca, dopo aver fatto la spesa.

«Aspettavamo l’ascensore quando il bandito si è intrufolato nell’atrio senza farsi accorgere". Una volta avuto il bottino, si è dileguato. Solo a quel punto è stato possibile chiamare la polizia e sul posto sono arrivate le Volanti del commissariato Greco Turro e dell’Ufficio prevenzione generale. "Abitiamo qui da quasi mezzo secolo e non ci era mai capitata una cosa simile. Io avevo il cuore in gola e mi sentivo svenire. Non ho mangiato nulla per tutto il giorno. Tuttora ho paura, mi guardo sempre le spalle", dice la donna.

Martedì mattina , lei e il marito sono andati al supermercato per poi rincasare attorno alle 11. "Abbiamo aperto il portone della palazzina – ricorda l’uomo – e chiamato l’ascensore. E mentre lo aspettavamo, con i sacchetti della spesa in mano, io mi sono sentito afferrare da dietro. Con il coltello puntato alla gola non era facile nemmeno parlare. Non potevo neppure muovere il braccio, perché quel rapinatore me lo tratteneva. Mi ha chiesto l’orologio, dicendo che se non glielo avessi dato mi avrebbe ucciso. Allora mi è venuto spontaneo rispondergli: ‘Non posso muovermi, se mi lasci posso darti l’orologio’, e lui ha allentato la presa". Si è sfilato l’orologio, dal valore di poco più di cento euro, e glielo ha allungato. "Il rapinatore è poi sparito in due secondi, non sono neanche riuscito a guardarlo in faccia".

La moglie è riuscita invece a squadrarlo: "Alto circa 1,75 metri, con il volto coperto da una mascherina scura e un cappuccio nero. La pelle era olivastra, mi sembrava parlasse in un italiano stentato". Ad accorgersi della scena è stata anche una vicina di casa, che è entrata in quel momento nell’atrio. "Ha minacciato anche lei, intimandole di non allontanarsi altrimenti l’avrebbe uccisa". È stata questa donna a chiedere aiuto non appena il bandito è scappato. "Io ero pietrificata – sottolinea ancora l’ottantenne –, vedevo mio marito in pericolo e mi sentivo impotente. Se penso a quei momenti, mi viene da piangere. Io avevo la borsa e avrebbe potuto rapinare anche me. Ci è andata bene, perché quell’uomo avrebbe potuto farci del male". Ora, le indagini della polizia sono in corso.