
L’investimento mortale è avvenuto intorno alla mezzanotte di ieri sui binari della stazione di Cesate
La dinamica è apparsa subito abbastanza chiara: il 19enne per raggiungere alcuni amici che si trovavano dal lato opposto della banchina ferroviaria, anziché servirsi del sottopasso, avrebbe attraversato i binari. Probabilmente non ha visto il treno in arrivo o forse lo ha visto da lontano e ha pensato di farcela. Ma non è andata così. Tutto è successo in pochi istanti. L’impatto è stato atroce: è stato travolto e ucciso da un convoglio Malpensa Express partito qualche minuto prima da Milano.
È successo sabato sera intorno alle 21.30, alla stazione di Cesate, nell’hinterland milanese. Il 19enne italo-albanese, residente in città, è morto sul colpo arrotato sotto il treno, per lui non c’è stato nulla da fare. È scattato immediatamente l’allarme e la telefonata alla centrale operativa del 112 sul posto sono intervenuti i sanitari di Areu con un’ambulanza e un’automedica, i vigili del fuoco con due mezzi speciali di quelli che si usano in caso di incidenti ferroviari. I pompieri si sono trovati di fronte una scena raccapricciante: hanno estratto il corpo completamente dilaniato dagli ingranaggi. Sconvolto il conducente del convoglio e gli amici che lo aspettavano sull’altro lato della stazione. Sul posto è intervenuta anche la polizia ferroviaria di Milano che ha avviato le indagini. Al vaglio degli inquirenti ci sono le testimonianze degli amici e le immagini delle telecamere di sicurezza della stazione. A quell’ora in stazione pare non ci fossero altri viaggiatori in attesa dei treni. Solo quel gruppetto di amici che pare si incontrasse nel sottopasso della stazione.
Il ragazzo non aveva con sé documenti, sarebbe stato identificato ma ieri sera non c’era ancora stato un riconoscimento ufficiale e gli inquirenti non hanno resa nota l’identità. Tra i segni identificativi del 19enne ci sarebbe un tatuaggio su un braccio. Ora spetta al magistrato di turno in Procura decidere se e quali ulteriori accertamenti disporre, anche sulla salma del ragazzo. Ieri mattina in stazione, sui binari dov’è avvenuto l’investimento, le tracce della calce, al bar della stazione invece non si parlava d’altro. "Ero in casa ho sentito le sirene dell’ambulanza e sono uscito a vedere cos’era successo - racconta uno dei residenti delle palazzine vicino alla stazione - spesso alla sera qui ci sono gruppetti di ragazzi, è il loro punto di incontro, si fermano qui o prendono il treno per andare a Milano".