Milano, 10 maggio 2024 – Scolasticidio e tende: il primo è il termine che gli esperti hanno coniato per quello che sta avvenendo al sistema educativo di Gaza e che gli studenti dell’università di Milano hanno denunciato nel cortile dell’ateneo accampandosi con una quarantina di tende.
"La nostra volontà è chiara: fuori Israele dalla Statale di Milano. Scolasticidio è il nuovo termine che gli esperti hanno dovuto coniare per definire quello che sta avvenendo al sistema educativo di Gaza – hanno dichiarato nel comunicato gli studenti e il gruppo dei giovani palestinesi che hanno occupato l’ingresso dell’ateneo.
"Nel corso di questi mesi, sono stati uccisi più di 100 accademici, 4500 studenti, 250 insegnanti e più di 300 scuole sono state danneggiate o distrutte. Tutte le università della striscia di Gaza sono state rase al suolo. Ad oggi Israele ha ucciso più di 50.000 persone e la sua furia genocida non accenna a placarsi".
La richiesta degli studenti
In via Festa del Perdono, i Giovani Palestinesi chiedono il "boicottaggio accademico" nei confronti di Israele: “Dopo mesi di mobilitazioni in università, dopo aver portato le nostre istanze in ogni modo e luogo possibile, le istituzioni universitarie continuano a ignorare la voce unita degli studenti che chiedono una sola cosa: la fine della complicità con il genocidio in corso in Palestina", hanno spiegato lanciando anche via social quella che hanno definito l''Acampada'.
"Resteremo accampati perché la Statale rescinda tutti gli accordi in corso con le università israeliane e con le aziende che traggono profitto dalla guerra come Eni e Leonardo".
I manifestanti hanno srotolato una maxi bandiera della Palestina esposta da uno dei loggiati e hanno piantato un ulivo nel cortile in segno di pace.
Inoltre hanno comunicato che lo spazio del cortile centrale viene rinominato 'cortile Refaat Alareer', in onore del poeta e professore palestinese ucciso brutalmente dall'esercito di occupazione sionista il 6 dicembre del 2023.
L’occupazione alla Statale e le proteste nelle altre città
La contestazione è cominciata alle 14:30 di oggi pomeriggio e ha visto gli studenti, al momento più di un centinaio, occupare l’ateneo: l’idea è di rimanere accampati nel cortile fino alla settimana prossima.
Non solo a Milano: le tende sono state piantate a Bologna, Napoli, Padova, Palermo e Roma nella settimana caratterizzata dall’invasione annunciata da Israele a Rafah, la parte più a sud della Striscia e al confine con l’Egitto dove oltre 100 mila profughi si erano spostati per fuggire dal nord già occupato.