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Fase 2, venditori ambulanti in protesta. "Apertura mercati entro il 25 maggio"/ FOTO

Dopo una mattinata di contestazioni, una delegazione è arrivata all'accordo con l'assessore al commercio del Comune Cristina Tajani

Protesta venditori ambulanti a Milano

Milano, 18 maggio 2020 - Entro lunedì prossimo, 25 maggio, riapriranno tutti i mercati cittadini, e non solo i 26 che avevano avuto l'autorizzazione ad aprire. E' l'accordo a cui è arrivata una delegazione di venditori ambulanti e fieristi durante l'incontro che si è concluso nel pomeriggio, con l'assessore al commercio del Comune di Milano Cristina Tajani.

"Il risultato è stato molto positivo - ha commentato all'Agi Nicola Zarrella, vice presidente Euro imprese al termine della riunione -. Abbiamo illustrato le nostre richieste e anche i dubbi su un'apertura con i contingentamenti all'ingresso, e l'assessore Tajani era d'accordo con noi. Alla base di tutto c'è l'interpretazione di una norma: e cioè secondo noi, il Comune puo', e non 'deve', contingentare l'ingresso ai mercati. Quello che abbiamo chiesto e' di dare la responsabilita' a ogni operatore di far rispettare le distanze di sicurezza davanti al proprio banco, magari con dei cerchi di gesso per terra. Se un banco e' di 4 metri, al massimo faremo fermare 4 persone, ognuna a distanza di un metro, con mascherina e guanti. E ogni banco avra' del gel disinfettante a disposizione dei clienti".

Per Zarrella contingentare l'ingresso a tutta l'area del mercato con le transenne "equivarrebbe a transennare corso Buenos Aires o la Galleria Vittorio Emanuele. Perche' li' allora non si fa? Due pesi e due misure". "Dall'assessore Tajani abbiamo avuto la promessa - ha spiegato -  che lavoreranno giorno e notte per poter arrivare a un Piano di aperture per tutti i 96 mercati cittadini". Gli ambulanti per evitare altri problemi di interpretazione della norma nel resto della Lombardia, hanno coinvolto anche la Regione. "Abbiamo gia' sentito al telefono il presidente delle attivita' produttive. Chiediamo che diano la possibilita' a tutti i 500 comuni della Lombardia di decidere sul contingentamento dei mercati".

L'incontro è stato concesso dopo una lunga mattinata di protesta: oltre 200 manifestanti si erano riuniti davanti palazzo Marino, chiedendo misure per il lavoro e gridando "ladri, venduti e corrotti".Tutti esponevano un cartello e molti sventolano il tricolore. Hanno intonato anche l'inno di Mameli. Sugli striscioni le scritte: "Centri commerciali aperti, fiere e sagre chiuse, perche'?", e ancora "Ridateci le fiere" e "Noi siamo gli invisibili".