
Protesta Ncc e bus turistici
Milano, 3 giugno 2020 - Non solo tassisti. Oggi, a Milano, va in scena anche la manifestazione nazionale dei noleggiatori con conducente. Gli autisti si sono dati appuntamento in piazza Duca d'Aosta, davanti a palazzo Pirelli, per protestare contro la gestione dell'emergenza coronavirus da parte delle istituzioni.
I manifestanti delle sigle Fai (Federazione Autotrasportori italiani) e Anci (Aggregazione Noleggiatori con Conducenti Italiana) accusano di non essere mai stati considerati. La crisi degli autobus turistici e degli Ncc è profonda, il coronavirus ha colpito un settore che mette a rischio circa 6000 imprese bus 30.000 aziende di ncc a pieno regime, circa 60.000 autisti, 5000 addetti per l'indotto.
"Si sono dimenticati di noi - accusa il presidente Fai trasporto persone, Alfonso Riva -. Siamo fermi da 3 mesi e le spese sono rimaste praticamente le stesse. Vogliamo essere trattati come tutti gli altri, chiediamo un tavolo permanente per capire come muoverci per il futuro. I politici devono ascoltare le rappresentanze accreditate, parlino con noi. Siamo allo stremo".
Solo in Lombardia si parla di 450 aziende di autobus e cinquemila noleggi con conducente che sono "state chiuse dalla sera alla mattina e ora sono ferme senza lavoro. Siamo tecnicamente falliti" ha spiegato il fondatore del Fai Francesco Artusi."Nel decreto Rilancio ci sono 6 miliardi per Alitalia, anche 120 milioni per i monopattini, la regione ha stanziato 1,2 miliardi per il trasporto pubblico locale: vuol dire che le risorse ci sono ma per noi non c'è nemmeno un euro". "La Lombardia - ha aggiunto - ha messo in campo tre miliardi per la ripresa e non si capisce perché noi non dobbiamo farne parte".