La protesta delle tende, partita a Milano dall’università Statale e approdata sabato al Politecnico, si è allargata ieri alla Bicocca dove in mattinata sono spuntate una decina di “canadesi“. Prima sotto il portico in piazza dell’Ateneo nuovo, poi dentro l’ateneo, all’ingresso. "Abbiamo scelto questa data in ricordo della Nakba, l’esodo palestinese del 1948 – spiega Dalia –. Resteremo qui giorno e notte, fino a quando non otterremo un incontro pubblico con la rettrice Giovanna Iannantuoni e le realtà studentesche. E fino a quando non si rescinderanno tutti gli accordi in essere con le università israeliane". Il giorno prima Bicocca aveva ospitato un incontro pubblico su “I nodi del conflitto a Gaza“ promosso da due docenti dell’ateneo esperti di Storia contemporanea e Diritto internazionale e ne è in programma un secondo il 4 giugno sull’“Azione umanitaria in Palestina“. "Non basta – ribattono gli studenti di “Unimib for Palestine“ –: vogliamo prese di posizione sul genocidio in corso". Intanto le tende che erano nel cortile d’onore della Statale si sono spostate all’interno, occupando il piano terra di fronte all’aula magna e arrivando sino all’aula 211. Il giorno prima in Senato accademico erano state discusse due mozioni - una presentata dal rettore Elio Franzini e una dalla rappresentante degli studenti Chiara Azzolin - poi confluite in una terza. Via i riferimenti alle parti più divisive, oltre a confermare "l’appello al cessate il fuoco immediato a Gaza e alla liberazione degli ostaggi israeliani" si annunciano "una serie di interventi in aiuto alla popolazione della Striscia di Gaza: aiuti umanitari, intensificazione della collaborazione con le università palestinesi, accoglienza di studenti e ricercatori e piano eccezionale di borse di studio".
Sempre ieri, il presidente della Comunità ebraica di Milano Walker Meghnagi ha inviato una nuova lettera al rettore Franzini - da settimana tra due fuochi dopo il caso del convegno su Israele saltato - per esprimere "lo sconforto a fronte dell’ennesimo episodio di cui l’Università Statale è palcoscenico: un’assemblea ’colonialismo e apartheid’ nell’aula 515 con la partecipazione ufficiale di due docenti della Statale". Un’assemblea sindacale, promossa dalla Flc Cgil. L’ateneo promuoverà invece un ciclo di incontri (saranno cinque, da metà giugno), dal titolo Agorà, con storici ed esperti di Diritto internazionale. Si terranno nel cortile della Legnaia, dove c’è la “Panchina del dialogo“, a ribadire che quella è la linea presa, mentre si attendono le decisioni della Crui sulle occupazioni in corso e sugli accordi con Israele. Si.Ba.