GIAMBATTISTA ANASTASIO
Cronaca

"Tavolini in piazza Sant’Ambrogio per noi discriminati dai cantieri M4"

Mobilitazione degli esercenti della tratta ovest della Blu

La protesta dei commercianti

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I titolari di bar, pizzerie, ristoranti e di altre attività di ristorazione che affacciano sui cantieri della tratta ovest della Metropolitana 4 chiedono al Comune di intervenire, e il prima possibile, perché da lunedì 26 aprile possano lavorare come lavoreranno i loro colleghi nelle altre zone della città. Chiedono che al danno e alla beffa non si aggiunga anche una discriminazione che, a quel punto, sarebbe un dato di fatto. Se davvero da lunedì la Lombardia diventerà zona gialla rafforzata, come i dati epidemiologici inducono a pronosticare, allora gli esercenti potranno fare servizio al tavolo sia a pranzo sia a cena, senza sforare il coprifuoco, a patto che i tavoli siano all’aperto. Il via libera è limitato, infatti, agli spazi esterni dei locali. Per riaprire anche al chiuso bisognerà attendere, ferma restando la zona gialla rafforzata, il primo di giugno. Il Comune, da parte sua, ha snellito le procedure per ottenere il permesso di mettere tavoli all’aperto e dehors all’esterno dei locali e ha ampliato gli spazi occupabili, sempre nelle immediate vicinanze degli esercizi pubblici.

Il problema, però, è che lungo la tratta ovest della Metropolitana 4, quella che va dal capolinea della stazione ferroviaria di San Cristoforo fino al parco Solari, gli spazi esterni di cui si sono serviti i locali, o quelli dei quali si potrebbero servire in virtù delle nuove norme comunali, sono occupati dai cantieri. Da qui un fiorire di richieste avanzate in questi giorni al Comune, ma anche alla società M4, perché siano riconosciuti spazi alternativi a quegli esercizi pubblici che, loro malgrado, affacciano sulle cesate. O, altra richiesta, perché queste siano arretrate in modo da ricavare spazi per i tavoli all’aperto. O, ancora, che Palazzo Marino provveda a emanare un bando che assicuri sostegno economico alle attività penalizzate dalla vicinanza coi lavori per la M4. Richieste che uniscono le attività che stanno nella parte più centrale della tratta M4 e quelle che stanno nella parte più periferica.

Gli esercenti aderenti all’associazione di via San Vittore hanno inviato una lettera al sindaco Giuseppe Sala e agli assessori comunali Cristina Tajani (Commercio) e Pierfrancesco Maran (Urbanistica e Verde) chiedendo che sia concesso loro di servirsi di piazza Sant’Ambrogio, pedonale. Nella lettera gli esercenti sottolineano "la concorrenza sleale che il provvedimento di occupazione straordinaria di suolo pubblico genera tra attività che sono in area ad alto impatto sul cantiere M4 e attività limitrofe che non hanno il cantiere".

Da qui "la richiesta di poter accedere ad aree limitrofe" dove mettere tavoli e dehors, con un’indicazione chiara: "Per tutti noi l’area adatta più vicina è piazza Sant’Ambrogio". Il titolare della pizzeria al civico 8 di via Foppa ha invece scritto al Comune e alla società M4 per ottenere un arretramento delle cesate del cantiere ("fermo perché è un cantiere per i sottoservizi") in modo possa ritrovare parte dello spazio perduto e sistemarvi i tavoli all’aperto. Prima dei cantieri i coperti all’esterno erano 70. "Una richiesta, questa, inviata già l’anno scorso" ricorda Orietta Colacicco, di Piattaforma Milano. Quindi ecco la lettera inviata da Asselor, l’“Associazione Esercenti Lorenteggio Fiordalisi, Tulipani, Zuccaro, Tolstoi e Foppa“ che chiede "al Comune di sostenere tutte le attività frontiste ai cantieri con un nuovo bando per spese correnti da indire il più urgentemente possibile". Richieste finalizzate ad evitare che lunedì ci siano due "26 aprile" diversi.