GIULIA GATTI
Cronaca

Il Politecnico è la migliore università italiana: ora la scalata alla top 100 mondiale

L’ateneo milanese avanza di 63 gradini e si piazza in 111esimo posizione nel Qs World University Ranking: è primo tra le italiane

Il Politecnico di Milano

Il Politecnico di Milano

Milano – Il Politecnico di Milano è ufficialmente la prima università italiana: sale di dodici posizioni per occupare il 111esimo posto in classifica del Qs World University Ranking. Questa ventunesima edizione si basa su 17 milioni di articoli di ricerca, 176 milioni di citazioni (escluse le autocitazioni), 1,9 milioni di risposte accademiche, 660.000 risposte dei datori di lavoro, su dati da 5.600 università di tutto il mondo e 230.000 dati individuali e sul sondaggio di 175.798 accademici e 105.476 datori di lavoro, interpellati da Quacquarelli Symonds. È il miglior risultato ottenuto fino ad oggi per quanto riguarda il mondo accademico italiano, con il Politecnico di Milano che inizia a intravedere la possibilità di raggiungere l’obiettivo di entrare tra le prime cento al mondo. "L’avanzamento nel ranking globale Qs è un risultato che premia gli sforzi dell’ateneo per offrire maggiori opportunità di studio e di ricerca per i giovani, a un livello sempre più alto – commenta Donatella Sciuto, rettrice del Politecnico di Milano – Grazie al nostro piano strategico triennale abbiamo guadagnato posizioni anche nell’ambito della sostenibilità, confermando che la strada intrapresa è quella giusta anche dal punto di vista dell’impatto sociale e ambientale". Un dato particolarmente significativo è che quest’anno le università analizzate, da 106 Paesi nel mondo, sono state 5663, rispetto alle 2963 dello scorso anno. "Questo incremento nel numero delle istituzioni valutate rende il nostro risultato ancora più importante – aggiunge Sciuto – dimostrando che il Politecnico di Milano continua a eccellere in un contesto sempre più internazionale e competitivo".

Dando uno sguardo alle altre università, la Sapienza di Roma sale di due per occupare il 132esimo posto, seguita dall’Università di Bologna che sale di ventuno posizioni al 133esimo posto, ottenendo anch’essa la più alta mai raggiunta. Queste sono le università che, insieme al Politecnico di Milano, figurano tra le prime 150. Delle quarantadue università italiane considerate, quindici salgono in classifica, nove mantengono la stessa posizione dell’anno scorso e le restanti diciotto prendono parte in questa edizione. Tra le università lombarde, la Statale di Milano è al 285esimo posto; l’Università Vita-Salute San Raffaele avanza in classifica, posizionandosi tra le prime 400, grazie all’impatto delle sue ricerche scientifiche. L’Università di Pavia mostra una crescita grazie alla reputazione di cui gode e all’impatto della ricerca che produce.

L’Università Cattolica del Sacro Cuore è 442esima e scala ben 63 posizioni rispetto all’anno precedente: è il più alto punteggio degli ultimi dieci anni. In Italia è seconda per quanto riguarda il rapporto studenti e docenti. "Siamo soddisfatti di questo sensibile avanzamento nel ranking delle migliori università al mondo – afferma Pier Sandro Cocconcelli, pro rettore vicario e delegato per il coordinamento dei progetti di internazionalizzazione dell’ateneo – Un dato rilevante è che per i nostri studenti il tasso di occupazione a un anno dalla laurea è del 91%". Compare in classifica anche l’università di Milano-Bicocca: 513esima.