
Una piscina (Foto archivio)
Pogliano Milanese (Milano) – È stato salvato da un’infermiera che gli ha praticato il massaggio cardiaco per diversi minuti in attesa dell’arrivo dei soccorritori del 118, il bambino di 4 anni originario dello Sri Lanka che ieri pomeriggio stava annegando in piscina a Pogliano Milanese.
È successo intorno alle 18.30 all’interno dell’Opla Village di via Camillo Chiesa. A mezz’ora dalla chiusura dell’impianto il piccolo, che era in piscina insieme alla famiglia, per cause da accertare è stato notato incosciente e a pancia in giù nell’acqua.
Dopo l’allarme e la telefonata al 112, la centrale operativa dell’Areu ha inviato l’elisoccorso di Niguarda, un’ambulanza e un’automedica in codice rosso. Intanto i bagnini hanno portato il bambino a bordo vasca, allontanando tutti i bagnanti. Tra di loro c’era anche un’infermiera, una 47enne, che è intervenuta facendo il massaggio cardiaco e le manovre per svuotare i polmoni d’acqua. Intanto sono arrivati i mezzi e l’equipe sanitari inviata dal 118. Declassato a giallo, il bambino è stato trasportato all’ospedale di Legnano.
Sulla vicenda indagano i carabinieri della stazione di Nerviano che dovranno accertare la dinamica e capire se il bambino in quel momento era da solo. Secondo una prima ricostruzione dei militari, il bimbo era in piscina quando sarebbe sfuggito alla vista dei genitori - 43enne operaio, lui, 37enne casalinga, lei - allontanandosi fino a raggiungere l’altezza della vasca di circa 40 centimetri. Per alcuni secondi sarebbe rimasto, così, sott’acqua.
Il parco acquatico è dotato di una grande piscina con scivoli e giochi per bambini. La profondità dell’acqua varia a seconda delle zone, il punto più alto è di 1,30 metri. Non è la prima volta che all’Oplà Village accadono episodi simili: qualche anno fa l’equipe di bagnini aveva salvato una bambina di 4 anni dall’annegamento.
È solo l’ultimo di molti casi che hanno puntellato questa calda estate. Il 15 agosto una bimba di soli tre anni ha rischiato di annegare alla piscina Campus di Pavia: è stata salvata dai bagnini della struttura, che l’hanno vista inabissarsi e non riemergere, e poi rianimata sul posto da due infermiere fuori servizio.