Cologno Monzese, bambino rischia di annegare in piscina: “Mio figlio vivo per miracolo e traumatizzato”

"Lo hanno rianimato. È rimasto per due giorni in terapia intensiva e ora ha il terrore dell’acqua" .

Una piscina (Foto archivio)

Una piscina (Foto archivio)

"Quando il papà è arrivato alla piscina di Cologno Monzese, chiamato dall’ufficio, mio figlio era con la mascherina dell’ossigeno, la coperta termica e in stato confusionale. Non parlava. Non so per quanto sia rimasto senza respirare.... ma lo hanno sottoposto a un massaggio cardiaco ed è stato portato in ospedale, prima al San Gerardo di Monza e poi al De Marchi di Milano, dove ha trascorso due giorni in terapia intensiva pediatrica. E anche se adesso per fortuna sta bene, è ancora traumatizzato… non vuole farsi lavare, ha paura dell’acqua, si sveglia di continuo la notte e vuole anche che lo accompagniamo in bagno: credo che ci vorrà un po’ di tempo prima che riesca riprendersi…".

Il piccolo Stefano – il nome è di fantasia – a sei anni ha rischiato seriamente di morire, annegato, al primo giorno al centro estivo a cui lo avevano iscritto mamma e papà. Finito sul fondo della piscina in circostanze tutte da chiarire (la vasca all’aperto è profonda fra i 90 centimetri e il metro e mezzo), è stato messo in salvo da una bagnina che si è tuffata e lo ha ripescato. "La ringraziamo, anche se ha fatto solo il suo dovere" spiega a denti stretti la mamma, ancora infuriata.

"Voglio capire cosa è successo, come è stato possibile che persone qualificate a cui è stato affidato un bambino si siano persi mio figlio, finito nell’acqua dove non toccava e sul fondo della piscina. Voglio che sia fatta chiarezza, voglio che a nessun altro possa accadere nulla di simile".

La mamma ne sa qualcosa, se ne intende. "Lavoro in una scuola dell’infanzia, faccio la maestra d’asilo, anche l’altro giorno ero impegnata in un centro estivo come quello a cui era iscritto mio figlio. So quanta attenzione bisogna riservare ai bambini, so benissimo quanta attenzione bisogna mettere in questo lavoro. E non accetto che per qualche minuto in acqua non ci fosse nessuno con lui. Ad accorgersi di quanto stava accadendo e a dare l’allarme richiamando l’attenzione degli animatori e dei bagnini è stato un altro bambino più grande, che aveva visto la sagoma di mio figlio sul fondo: era immobile, ma prima doveva avere annaspato, possibile che nessuno se ne sia reso conto?". La signora, assistita dall’avvocata Valeria Morisio del Foro di Milano e studio anche a Brugherio, ha presentato denuncia alla stazione dei carabinieri. "Abbiamo scritto ai gestori della piscina e del centro estivo, chiedendo l’apertura della pratica civile di sinistro, ma al momento non abbiamo ricevuto risposta" spiega la legale. "L’episodio è accaduto nel pomeriggio del 3 luglio alla piscina di Cologno Monzese: voglio sapere cosa è accaduto esattamente quel giorno e ci riuscirò". Nessun commento dalla piscina, interpellata più volte.

Dario Crippa