FEDERICA PACELLA
Cronaca

Poca integrazione: è la logica dell’emergenza

La logica dell’emergenza in Lombardia, anche quando non c’è (gli accolti nel 2023 sono solo lo 0,18% della popolazione residente...

La logica dell’emergenza in Lombardia, anche quando non c’è (gli accolti nel 2023 sono solo lo 0,18% della popolazione residente in Lombardia, un’incidenza inferiore a quella nazionale), guida l’approccio all’accoglienza. È la fotografia che ActionAid e Openpolis fanno dei centri di accoglienza straordinaria, governativi e dei centri a gestione degli enti locali con il report “Accoglienza al collasso. Centri d’Italia 2024“, pubblicato a marzo. Il circuito dei centri governativi continua a costituire l’ossatura del sistema: a fine 2023 solo il 16% (2.837) le persone ospitate nel sistema degli enti locali Sai (Sistema accoglienza e integrazione) a fronte del 22,6% a livello nazionale.

Nella città metropolitana di Milano e nella prefettura di Brescia si conferma la preminenza dei Cas, centri di accoglienza straordinaria; dal confronto tra il 2023 ed il 2022, si vede in quasi tutte le province un aumento dei posti e delle presenze in queste strutture, che di fatto forniscono vitto e alloggio, a fronte di un calo dei posti (e degli accolti) nei Sai, che invece sarebbero la risposta più strutturata all’accoglienza, perché forniscono un accompagnamento verso l’autonomia (lingua italiana, formazione per lavorare). "I dati – si legge nel rapporto – mostrano come in mancanza di una gestione razionale si tende ad aggirare il diritto a un’accoglienza dignitosa, colpendo le persone migranti: da un lato si riempiono le grandi strutture fino a farle straripare e dall’altro si procede in maniera indiscriminata con le revoche dell’accoglienza, cioè si toglie il posto assegnato alle persone nei centri con prassi di dubbia legittimità. Limitandoci ai 45 centri sopra i 50 posti si riscontrano 23 centri con oltre 800 presenze più della capienza. La prefettura di Brescia non fa eccezione: tra i 5 grandi Cas 3 sono sovraffollati, con 111 persone oltre la capienza (232). Anche nella prefettura di Bergamo, nelle 4 strutture grandi esistenti, si riscontrano 110 persone in esubero". Affollamenti che non favoriscono l’accoglienza né una convivenza serena con il territorio.

Proprio nei giorni scorsi, la sindaca di Brescia, Laura Castelletti, ha evidenziato che non possono essere pochi Comuni a farsi carico di tutti i migranti, come invece succede ora. "L’accoglienza diffusa a va incentivata", ha sottolineato.

Federica Pacella