Non c’è pace per l’Istituto Iqbal Masih, la scuola di Pioltello finita al centro del dibattito per la scelta del suo preside di sospendere le lezioni nei giorni in cui si festeggia la fine del Ramadan. Oggi è il primo giorno di chiusura e, in segno di protesta, alcuni genitori si sono presentati davanti all’istituto. Sono una decina in totale le mamme e papà che si sono ritrovati davanti ai cancelli. “Ho scritto un post, nel gruppo cittadino di Pioltello, che poi è stato cancellato, senza insultare nessuno o parlare di politica - ha spiegato Samanta Sacchi, mamma di un alunno della Masih - ho spiegato che non trovo giusto far saltare un ponte programmato da inizio anno, quello del primo maggio, per inserire questa giornata in cui noi lavoriamo tutti. Per stare a casa oggi ho dovuto chiedere questa settimana di ferie e rinunciare a quella di fine aprile e inizio maggio, dove la mia famiglia sarà invece a casa”. Sacchi ha poi spiegato di aver ricevuto una telefonata dalla scuola: “Mi ha chiamato la vicepreside, dicendomi di cancellare il post, e di non permettermi più di scrivere certe cose. Sono venuta a scuola per un confronto, che non c'è stato, hanno parlato solo loro e sono andati via”. Il post “è stato cancellato dagli amministratori e con esso tutti i consensi di altri genitori, e io mi sono ritrovata censurata, che è la cosa che mi ha dato più fastidio”.
"Vivo a Pioltello da 40 anni - ha spiegato un altro genitore - loro hanno sempre festeggiato il Ramadan e gli è sempre stata data la possibilità di avere un ambiente dove festeggiare. Quest'anno è partita questa cosa folle di poter festeggiare all'interno di una scuola. Diversamente non sarebbe successo nulla, il Comune ha dato loro un'area feste qui dietro prima del Covid”.
La gioia delle famiglie islamiche
A fare da contraltare alle proteste davanti all’elementare, c’è la gioia di tutte le famiglie islamiche che potranno passare tutti insieme una festività importantissima all’interno del calendario musulmano come la fine del Ramadan. Decine di uomini e donne hanno affollato lo scantinato scelto per festeggiare invece di uno spazio comunale che era stato concesso. “È stata una gioia, perché l'integrazione inizia a scuola, è il luogo dove creano una consolidazione tra di loro, per loro non esistono distinzioni, si sentono tutti uguali, tutti cittadini – ha detto il presidente dell'associazione famiglie islamiche, Mohamed Pietro Danova - è meglio cercare occasioni per unirci e rafforzare il nostro rapporto, per la crescita e lo sviluppo del nostro Paese".
La reazione di Sardone
Fuori dai cancelli dell’Iqbal Masih di Pioltello c’era anche Silvia Sardone. L’eurodeputata leghista ha commentato così la chiusura dell’istituto: “Quello che contesto è una scelta asseritamene per ragioni didattiche, quando in realtà sono legate a una festività islamica senza nessun tipo di accordo con lo Stato. Deve esserci una comunità islamica che si siede a un tavolo, e fare un accordo con lo Stato che prevederebbero anche una trasparenza sui fondi per le costruzioni delle moschee. Anni fa sia Regione Lombardia che il Governo avevano tentato di mettere dei paletti, come l'albo degli Iman, o che le prediche fossero fatte in italiano quindi io auspico un accordo tra lo Stato e la comunità islamica. Gli ebrei possono stare a casa il sabato anche senza giustificazione. Fino ad oggi si sono succeduti governi di centrodestra e centrosinistra e nessuno è mai riuscito a farlo, quindi non credo che un preside possa decidere, scavalcando lo Stato su temi così importanti”.
La posizione di De Corato tra Pioltello e Turbigo
"Questa mattina i musulmani hanno celebrato la festa per la fine del Ramadan: a Pioltello una scuola è stata chiusa per l'occasione e a Turbigo il Sindaco Allevi è stato costretto a mettere a disposizione l'intero centro sportivo comunale per celebrare l'evento. Sono, entrambe, pretese per me inaccettabili. Seguendo questa logica, per correttezza nei confronti di tutte le altre religioni, bisognerà chiudere gli istituti scolastici anche in occasione dello Yom kippur, della Pasqua Ebraica e Ortodossa, dell'Induismo e della festa di inizio anno cinese. In questo modo, si andrebbe incontro a una situazione nella quale gli studenti rimarrebbero a casa, durante l'anno scolastico, un numero di giorni superiore a quello delle lezioni previste. È inammissibile, inaccettabile e non dovrebbe essere concesso". Lo dichiara il deputato di Fratelli d'Italia Riccardo De Corato, componente della Commissione Sicurezza delle Periferie in Italia.