MARIANNA VAZZANA
Cronaca

Pioggia no stop: esonda il Seveso. Strade allagate, auto in trappola

I sistemi di contenimento non sono bastati. Ondata durata 9 ore, più di cento interventi dei vigili del fuoco. Il sindaco Sala: "Oltre 200 millimetri in poche ore". Comazzi: "Attivato tutto il sistema regionale di difesa".

I sistemi di contenimento non sono bastati. Ondata durata 9 ore, più di cento interventi dei vigili del fuoco. Il sindaco Sala: "Oltre 200 millimetri in poche ore". Comazzi: "Attivato tutto il sistema regionale di difesa".

I sistemi di contenimento non sono bastati. Ondata durata 9 ore, più di cento interventi dei vigili del fuoco. Il sindaco Sala: "Oltre 200 millimetri in poche ore". Comazzi: "Attivato tutto il sistema regionale di difesa".

di Marianna Vazzana

L’autunno a Milano ha esordito con pioggia no-stop e una valanga di disagi alimentati anche dagli scontri durante la manifestazione per Gaza, dallo sciopero generale che ha coinvolto pure i mezzi pubblici e dalla settimana della moda. Un lunedì nero. Acquazzoni violentissimi dall’alba: picchi di oltre 200 millimetri in 12 ore tra Monza e Brianza, Como e Milano, hanno causato l’esondazione del Seveso che ha tenuto sotto scacco i quartieri dello spicchio a nord della città per 9 ore, dalle 10 alle 19. Le vasche di laminazione a Milano e a Senago (al suo debutto) non sono bastate, si sono riempite a tempo di record e non sono riuscite a contenere la gigantesca massa d’acqua riversatasi su Niguarda, Pratocentenaro e Isola, con i viali Zara, Fulvio Testi e Suzzani. Tracimazione della vasca di Bresso causata – ha spiegato l’assessore regionale al Territorio e Sistemi verdi Gianluca Comazzi – dalla rottura della paratoia d’ingresso dopo l’impatto con un grosso tronco. Disagi anche per il Lambro che è salito di livello causando “rigurgiti“ a Ponte Lambro, dove via Vittorini, con le case protette dalle paratie fin dalle 6, è diventata un fiume. I disagi sono durati ore, con strade e sottopassi allagati, macchine intrappolate, cantine invase da cascate d’acqua, blackout in alcuni quartieri.

Particolari problemi nelle scuole della zona di piazzale Istria e Niguarda. E in totale sono stati oltre un centinaio gli interventi dei pompieri a Milano. Per fortuna, nessun ferito a causa del maltempo. La Prefettura di Milano ha attivato il Centro coordinamento soccorsi (CCS). In azione pure il centro operativo comunale (COC) della Protezione civile del Comune di Milano. Il bacino su cui è stato osservato il maggiore impatto, chiarisce Arpa Lombardia in una nota, "è quello del Seveso, dove le precipitazioni registrate dopo la mezzanotte e le 10 hanno diffusamente superato i 100 mm". A Milano Niguarda, in via Ornato, il livello è arrivato a 4,92 metri (l’esondazione scatta a 3, ndr). Eguagliato il colmo di luglio 2014, di poco inferiore rispetto a quello di novembre, che con 5,01 metri rappresenta il massimo storico per la stazione". Così nei quartieri a nord si è ripetuto lo stesso copione per la 121esima volta in mezzo secolo. L’ultima piena in città era stata il 5 settembre del 2024: anche allora la vasca di Bresso non era bastata, così come il 15 maggio sempre del 2024, quando il Seveso era però subito rientrato. In tutte le altre altre occasioni, il sistema di contenimento, che ha esordito il 10 marzo 2024, era stato invece efficace. Ieri pomeriggio il sindaco Sala ha svolto un sopralluogo a Niguarda. "La situazione è sotto controllo – ha spiegato – ma pur avendo attivato la vasca di Milano (che contiene fino a 250mila metri cubi d’acqua, ndr) e anche la prima vasca di Senago sono piovuti più di 200 millimetri di acqua in pochissime ore e quindi qualche disagio c’è stato obiettivamente".

"Le precipitazioni estreme che si sono verificate oggi hanno attivato tutto il sistema regionale di difesa sul nodo idraulico milanese, in particolare sul Seveso", ha sottolineato l’assessore Comazzi. "Le due vasche a Senago hanno laminato circa 500mila metri cubi, quelle a Nord di Carimate, Cantù e Vertemate con Minoprio circa 200mila mc. In funzione anche il cantiere della vasca di Lentate sul Seveso, che ha consentito di laminare altri 300mila metri cubi. Il canale scolmatore, inoltre, ha scolmato oltre 2 milioni di metri cubi".