REDAZIONE MILANO

"Cadorna, cambiare intitolazione piazzale: non a Luigi ma a Raffaele"

La proposta dei radicali

Piazzale Cadorna

Milano, 4 novembre 2016 - Cambiare il Cadorna a cui è dedicato il centralissimo piazzale di Milano, passando dal generale Luigi, comandante supremo dell`esercito nella Prima guerra mondiale, con il Raffaele "che guidò la liberazione di Roma alla Breccia di Porta Pia nel 1870, o dell`omonimo nipote, generale decorato della guerra di liberazione e senatore democristiano". E' quanto hanno proposto Lorenzo Lipparini e Barbara Bonvicini, rispettivamente segretario e tesoriere dell'Associazione Enzo Tortora Radicali Milano.

"In occasione della giornata che celebra la fine della Prima guerra mondiale e commemora il milite ignoto, il pensiero va agli oltre quattromila soldati italiani condannati a morte dai tribunali militari in processi sommari, con 750 esecuzioni e almeno 350 vittime della decimazione, cioè uccisi in modo casuale senza neppure la prova di una responsabilità individuale" hanno ricostruito i due esponenti radicali, ricordando che "recentemente, proprio in occasione del centenario dell'entrata in guerra dell`Italia, vi sono state diverse iniziative per la riabilitazione della memoria di queste vittime della giustizia militare e in particolare è stata presentata e già approvata dalla Camera dei deputati la proposta di legge recante 'Disposizioni concernenti i militari italiani ai quali è stata irrogata la pena capitale durante la prima Guerra mondiale".

"Queste vittime, e molte altre dovute alla conduzione militare che portò alla disfatta di Caporetto - hanno aggiunto Lorenzo Lipparini e Barbara Bonvicini - sono dovute in gran parte al generale Luigi Cadorna, che fu destituito dal comando e solo successivamente riabilitato da Mussolini, che alla sua morte gli dedicò vie e piazze. Sembra oggi difficile conciliare la unanime opinione, confermata dal voto del Parlamento, sulla correttezza storica e morale della riabilitazione delle vittime con una non parallela condanna del principale responsabile. E in particolare con la permanenza in molte città di strade intitolate al suo nome. Che resterà, come è giusto, nei libri di storia ma certamente non come un nome da onorare" hanno proseguito i due esponenti radicali, chiosando che "piazzale Cadorna può rimanere tale, ma in ricordo di Raffaele, che guidò la liberazione di Roma alla Breccia di Porta Pia nel 1870, o dell`omonimo nipote, generale decorato della guerra di liberazione e senatore democristiano".