Il volantino è un facsimile della ricetta rossa del servizio sanitario nazionale; rimanda a un sito – "www.conlasalutenonsischerza.it" - che raccoglierà le segnalazioni dei disservizi da parte dei lombardi, spiegano Pierfrancesco Majorino e Carlo Borghetti, capogruppo e capodelegazione in Commissione Sanità del Pd, lanciando "la più grande campagna mai fatta in Lombardia per denunciare quanto accade nel sistema sanitario regionale". Sulla piattaforma, spiega Borghetti, ci si potrà registrare, indicando la provincia di appartenenza e il disservizio da una tendina organizzata in undici aree che spaziano dai tempi d’attesa per visite ed esami (e i costi per anticiparli rivolgendosi al privato) alle difficoltà nella ricerca di un medico di base (o di un appuntamento da parte dello stesso), di un posto in Rsa (con capitoli su costi e qualità del servizio), di assistenza domiciliare, fino alle Case di comunità, perché "il 2026 si avvicina ma per ora hanno cambiato solo i nomi sui cartelli".
La mobilitazione del Pd culminerà con la presentazione di una legge di iniziativa popolare per "rivedere completamente il sistema sanitario lombardo - spiega Majorino –. Siamo molto preoccupati per lo stato della sanità lombarda. L’assessore Bertolaso ha parlato di “anarchia” (si riferiva alle Asst, ndr), il presidente Fontana manifesta la sua inquietudine eppure la Giunta non fa nulla". Secondo i dem, la Giunta ha due alternative: "Proseguire nell’immobilismo, e allora moltiplicheremo le nostre azioni e iniziative, oppure essere disponibili a un cambiamento radicale: il centrodestra viene in Consiglio e ritira la riforma sanitaria per riscriverla completamente, coinvolgendo non solo le opposizioni, ma tutto il mondo sanitario, i suoi professionisti, il terzo settore, le università". Gi. Bo.