ALESSANDRA ZANARDI
Cronaca

Gaetano Buson, il barbiere più amato di Vizzolo Predabissi è Cavaliere della Repubblica. “E pensare che da piccolo volevo fare il meccanico”

Dopo 62 anni l'ambita onorificenza assegnata da Mattarella, e che sarà consegnata il 2 giugno per la Festa della Repubblica dal prefetto di Milano. Nel suo locale anche clienti vip come Acerbi dell’Inter e il Bruno Vespa di “Striscia la Notizia”

Gaetano Buson, 76 anni nello storico negozio di Vizzolo in piazza Puccini

Gaetano Buson, 76 anni nello storico negozio di Vizzolo in piazza Puccini

Vizzolo Predabissi (Milano), 24 maggio 2025 – ​​​​​​Dodici lustri trascorsi tra forbici e phon, e adesso l’ex ragazzo-spazzola diventa Cavaliere della Repubblica. Il prossimo 2 giugno, nell’ambito di una cerimonia in Prefettura a Milano, a ricevere l’onorificenza sarà Gaetano Buson, che ha totalizzato 62 anni di attività come parrucchiere. Un traguardo meritevole di un riconoscimento. Di origine veneta, trapiantato nel Sud Milano da bambino, oggi Buson ha 76 anni. Dallo storico negozio di Vizzolo Predabissi, nella centralissima piazza Puccini, è lui a snocciolare aneddoti e ricordi di una professione che ha sempre svolto con dedizione. 

Gaetano Buson nel suo negozio di Vizzolo. All'inizio della sua carriera aveva pensato di fare il meccanico
Gaetano Buson nel suo negozio di Vizzolo. All'inizio della sua carriera aveva pensato di fare il meccanico

Com’è iniziata la sua lunga avventura?

“Il mio sogno era diventare meccanico, ma d’inverno le officine sono fredde, così optai per il parrucchiere. Iniziai a Melegnano, come ragazzo-spazzola, nel negozio di Graziano Rossato. Avevo 14 anni, il mio compito era lavare i capelli. Poi sono passato alle pieghe. Nel tempo ho acquisito esperienza e Rossato, che è stato il mio primo datore di lavoro, è diventato il mio socio. La sua scomparsa, oltre 20 anni fa, non ha interrotto il binomio Graziano&Gaetano: il negozio di Vizzolo si chiama ancora così, il nome è una garanzia. Adesso al timone è subentrato mio figlio Matteo, ma io continuo a venirci, anche solo per scambiare due chiacchiere coi clienti”. 

Per Gaetano Buson tagliare i capelli è come plasmare un'opera d'arte
Per Gaetano Buson tagliare i capelli è come plasmare un'opera d'arte

I clienti, già. Ne avrà di storici, immagino.

“Ho servito intere generazioni, dai nonni ai nipoti. E anche qualche personaggio famoso. Ad esempio, il campione dell’Inter Francesco Acerbi, che è originario di Dresano: gli tagliavo i capelli da bambino, conoscevo bene il suo papà. Anche la chioma di Giampaolo Fabrizio, il Bruno Vespa di Striscia la notizia, è passata tra le mie mani. Le donne? Mi è capitato di servirne qualcuna, sono più esigenti degli uomini. Bambini e ragazzi chiedono per lo più acconciature ispirate ai calciatori, o ai personaggi dello spettacolo. Se sono irrequieti, serve pazienza. Ce ne fu uno così effervescente, che ci vollero ore per finire il lavoro.

Quali sono i trucchi del mestiere?

“Ci vogliono impegno e passione, oltre ad una buona manualità. È quello che ho cercato di trasmettere agli allievi della scuola per parrucchieri di Lodi, dove ho insegnato per dieci anni. C’è chi percepisce questo lavoro come un ripiego, invece è un percorso che richiede rigore e costanza. Anche l’empatia è importante: i clienti parlano, qualcuno addirittura si confida. Bisogna saper ascoltare”.

Dunque, tagliare i capelli è un’arte?

“In un certo senso. È come plasmare un elemento: a poco a poco, vedi l’immagine che prende forma. E ne sei orgoglioso”.

Ha qualche rimpianto?

“Nessuno, se tornassi indietro rifarei tutto. Mi considero fortunato perché mio figlio ha deciso di portare avanti l’attività”.

Si aspettava di ricevere il Cavalierato?

“Di certo sarà un’emozione. Ho già pronto il vestito per la cerimonia. Ringrazio mio figlio, che ha segnalato la mia candidatura, insieme all’Associazione degli artigiani. Un pensiero al mio socio e amico Graziano, con la cui famiglia sono ancora in contatto.

Ha altre passioni, oltre a taglio e piega?

“I motori. Sono presidente della sezione locale del Motoclub e del Vespa club. Possiedo 6 Vespe, che conservo con la massima cura. Col club, promuoviamo anche iniziative a scopo benefico”.