Milano, 18 luglio 2025 – E ora è tempo delle chat tra gli indagati dell’inchiesta sull’urbanistica che sta sconvolgendo il mondo della politica milanese, in primis il sindaco Beppe Sala, oltre ad architetti e costruttori.
Vi sono i messaggi tra il sindaco e l'archistar Boeri contenuti, con decine di altri di dialoghi tra i due, in un'annotazione di 439 pagine della Guardia di Finanza di Milano, nell'inchiesta dell'aggiunta Tiziana Siciliano e dei pm Marina Petruzzella, Paolo Filippini e Mauro Clerici.
Ecco la cronaca di una giornata che si preanuncia bollente e che ha visto anche un faccia a faccia tra Beppe Sala e l’assessore Giancarlo Tancredi di una novantina di minuti: al termine un secco no comment sull’ipotesi di dimissioni dell’assessore:

"E' stato un incontro positivo, noi abbiamo espresso al sindaco la necessità di cambiamenti concreti, e siamo rimasti d'accordo che ci rivedremo nel fine settimana". Lo ha detto il segretario del Pd metropolitano Alessandro Capelli al termine di un incontro con il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, a cui hanno partecipato anche la segretaria regionale lombarda Silvia Roggiani e la capogruppo in consiglio comunale Beatrice Uguccioni. La giornata del sindaco Giuseppe Sala è stata costellata da una serie di faccia a faccia informali, non solo quello col Pd. Oggi a esempio ha incontrato anche Tommaso Gorini e Francesca Cucchiara, consiglieri dei Verdi. Sul tavolo le questioni relative all'impatto dell'inchiesta della Procura di Milano.
Stefano Boeri in una delle chat agli atti dell'indagini - sono oltre 400 le pagine che mostrano le conversazioni via Whatsapp (6 febbraio 2017 - 26 settembre 2023) con il sindaco Giuseppe Sala - avanza l'idea di consegnare le "chiavi" di Milano a chi, negli anni scorsi, ha guidato Inter e Milan. Il 16 aprile 2019, Boeri scrive. "Ciao Beppe. Per Calciocity 27/30 settembre sarebbe bello invitare Mourinho e Ancelotti. Dargli chiavi città è troppo?". Il giorno dopo il primo cittadino risponde: "Insomma... Ma fammi pensare a una formula...Buona giornata". Il 23 aprile 2019 la decisione di Sala: "Ho pensato alla questione 'chiavi' ai grandi allenatori di Inter e Milan. Oggi non possiamo prendere una decisione del genere, il tema stadio è troppo caldo e non so come si evolveranno i rapporti con le due società nei prossimi mesi. Pensiamo ad un'altra soluzione. Ciao".
Ha lasciato Palazzo Marino, senza rilasciare dichiarazioni l'assessore alla Rigenerazione urbana Giancarlo Tancredi che ha incontrato il sindaco Giuseppe Sala. Al centro del confronto durato oltre un'ora e mezza, le possibili dimissioni dell'assessore per cui la Procura ha chiesto l'arresto nell'ambito delle inchieste sull'urbanistica, per cui anche il primo cittadino è indagato. Ieri Tancredi avrebbe dato la sua disponibilità a lasciare l'incarico.

Nel 2021 l'Anac, Autorità Nazionale Anticorruzione, chiese informazioni al Comune di Milano per verificare la posizione dell'allora neo assessore all'urbanistica ed architetto Giancarlo Tancredi in merito ad eventuali conflitti di interesse, ma dai responsabili dell'amministrazione fu risposto - attraverso una documentazione - che quest'ultimo si era messo in aspettativa prima della nomina: per cui non sussistevano profili di inconferibilità e incompatibilità della carica. Per questo motivo la vicenda venne chiusa con una nota al responsabile prevenzione della corruzione del Comune, affinché monitorasse l'eventuale integrazione di fattispecie di incompatibilità. Tancredi è attualmente coinvolto nell'inchiesta di Milano.
"Per favore aiutami a uscire su stadio. Sono nella situazione di non poter neppure raccontare l'idea del Parco. Grazie!". Lo scrive il 12 settembre 2019 l'architetto Stefano Boeri al sindaco di Milano Giuseppe Sala, sulla questione San Siro. Due giorni prima, Boeri scriveva in merito al Meazza. "Per lo stadio mi sembrano folli". "Siamo stati esclusi perché non rispettavamo i parametri del master plan presentato a luglio dalle società. Da quando presentare un master plan equivale a farlo approvare? E ancora: noi abbiamo rispettato le loro richieste ma abbiamo modificato master plan per migliorare gli spazi per il quartiere, ad esempio creando un parco di 20 ettari e distanziando lo stadio dalle case. E adesso il nostro contributo diventa invisibile...davvero incredibile". E prosegue: "Attenzione che si crea un grave precedente di sostituzione di interessi privati e decisioni private ai criteri di informazione e scelta - del Comune - basati sull'interesse collettivo. Beppe per me il caso è chiuso, perdere concorsi è del tutto normale...ma ti segnalo che qui la cosa è diversa. Un abbraccio". "Ora vediamo cosa fare. E mi stanno mettendo in difficolta'" è la risposta di Sala.
L'inchiesta giudiziaria "non c'entra, non chiedo le dimissioni per l'azione giudiziaria, l'ho detto prima, molto prima". Lo ha detto il presidente del Senato Ignazio La Russa, riferendosi al cosiddetto Salva Milano: "Ho detto che era un "Salva giunta Sala", Sala dimostri di avere una maggioranza sull'urbanistica, se non ha una maggioranza su una linea che per Milano è essenziale, tragga le conseguenze".
"Le notizie sull'indagine di Milano non ci lasciano indifferenti e chiedono attenzione. Anche per noi è importante capire bene i contorni precisi di questa vicenda. Abbiamo fiducia nel lavoro della magistratura, che dovrà accertare se ci sono state delle responsabilità penali individuali. Noi seguiremo con attenzione gli sviluppi". Lo afferma la segretaria del Pd, Elly Schlein. "Al contempo ribadiamo che il Pd è al fianco del sindaco Sala, che ho sentito per esprimergli direttamente la nostra vicinanza, e continua a sostenere il lavoro che l'amministrazione".
L'assessore alla Rigenerazione urbana del Comune di Milano, Giancarlo Tancredi, per cui la Procura di Milano ha chiesto gli arresti domiciliari nell'ambito dell'inchiesta sulla gestione urbanistica, è arrivato da poco a Palazzo Marino, sede del Comune. L'assessore è entrato in scooter nel palazzo. Nel pomeriggio Tancredi, che in un colloquio con il sindaco Giuseppe Sala si è detto disponibile a fare un passio indietro, potrebbe incontrare nuovamente il primo cittadino, pure lui indagato nella stessa inchiesta di cui lunedì riferirà in Consiglio comunale.
"Settimana prossima se vuoi ti porto proprietari area ex piste allenamento Snai interessati a realizzare stadio. Ciao". E' un altro messaggio chat di Stefano Boeri al sindaco di Milano Giuseppe Sala del 5 gennaio 2023. "Ok. Buona serata", la risposta del primo cittadino. Sono messaggi contenuti, con decine di altri di dialoghi tra i due, in un'annotazione di 439 pagine della Guardia di Finanza di Milano, nell'inchiesta dell'aggiunta Tiziana Siciliano e dei pm Marina Petruzzella, Paolo Filippini e Mauro Clerici.
"Ciao. Vi ricevo volentieri ma ti premetto che il progetto che mi ha fatto vedere. Giancarlo politicamente non mi sento di portarlo avanti. Ho fatto tutta la campagna sul tema della "rigenerazioni" e non posso fare spuntare torri dove oggi non c’è nulla". È il sindaco Giuseppe Sala a digitare queste parole in un messaggio whatssap a Stefano Boeri . Il messaggio risale al 22 febbraio 2022 e, a quanto è possibile ricostruire dagli scambi precedenti, il progetto in discussione riguarda la zona Cadorna. "Poi (mia personalissima opinione avendo abitato li') non penso che per i residenti lo stato attuale delle cose sia un problema. Con chi verresti, in ogni caso?" domanda Sala a Boeri che risponde: "Capisco. La mia idea è di fare al posto dei binari un grande parco 3 ettari) e un quartiere per giovani. E sede Accademia Scala su Mario Pagano. Ma certo bisognerebbe fare ragionare promotori (che sono gli stessi di piazzale Loreto) e io non ho abbastanza forza. Verrei con Masseroli e Balducci ma se vuoi ci vediamo prima x poterti spiegare bene progetto". Sala ribatte: "Meglio prima io, te e Tancredi". Ok, faccio fissare?". E Boeri risponde: "Benissimo"
"Io arrivo oggi pom da Cairo. Quando vuoi ci sentiamo su stadio. Ciao", scriveva il primo marzo 2023 Stefano Boeri, l'archistar indagato nella maxi inchiesta milanese sull'urbanistica, al sindaco Giuseppe Sala, anche lui indagato. Il primo cittadino rispondeva: "Ok. Oggi vedo Cardinale". E Boeri rispondeva: "Io lo sento alle 16. Li sento". E' solo una delle decine di chat tra i due contenute negli atti dell'indagine milanese in centinaia di pagine depositate.