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Paolo Pillitteri, ex sindaco di Milano, si è spento a 84 anni (Foto facebook Stefano Pillitteri)
Milano, 5 dicembre 2024 – È morto Paolo Pillitteri, sindaco socialista di Milano dal 1986 al 1992. Durante la sua carriera politica è stato anche deputato nella IX legislatura e nella XI legislatura. Era cognato di Bettino Craxi, avendo sposato la sorella dell'ex leader socialista Rosilde Craxi.
A dare l'annuncio, questa mattina, è stato il figlio Stefano sui social: “Mio padre ha scelto il giorno del suo 84° compleanno per salutarci per sempre. Ha avuto un'esistenza assai ricca, nel bene e nel male. Ed è ciò che più conta nel nostro passaggio terreno (anche se poteva essergli risparmiato un decennio di persecuzione giudiziaria). Ma ciò che ancora più conta è che resta e resterà nel cuore di tante persone. Ciao papà. E buona vera vita. Se vedum…”.
![Stefano Pillitteri, ex sindaco di Milano, si è spento a 84 anni (Foto facebook Stefano Pillitteri)](https://www.ilgiorno.it/image-service/view/acePublic/alias/contentid/ZmE5MzQ2NGQtNWQzMy00/1/stefano-pillitteri-ex-sindaco-di-milano-si-e-spento-a-84-anni-foto-facebook-stefano-pillitteri.webp?f=1%3A1&q=1&w=1280)
Immediati e numerosi i messaggi di cordoglio e affetto sotto il post. “Un grande papà e un grande uomo”, “Un grande dolore”, “Rimane nella memoria collettiva la dedizione per la sua città, nel grande solco della tradizione socialista italiana”, scrivono gli utenti tra le condoglianze a Stefano e alla famiglia.
Il sindaco Sala: “Pronti a un ricordo pubblico”
“Apprendiamo con grande dispiacere della morte di Paolo Pillitteri. Io e tutta l'amministrazione Comunale esprimiamo la nostra sentita vicinanza alla famiglia e siamo pronti ad attivarci per un ricordo pubblico dell'ex Sindaco di Milano”, ha scritto sui social il sindaco di Milano Giuseppe Sala. “L'avevo visto poco, di recente, se non quando ho celebrato il suo matrimonio nel 2022 - ha aggiunto a margine di un evento a Milano -. Era stato un momento di grande gioia, l'avevo visto molto felice” ma “negli ultimi tempi era provato”. “Ho già parlato col figlio Stefano - ha annunciato - dobbiamo trovare la formula ma vorremmo concedere gli onori del caso a Palazzo Marino a un ex sindaco, stiamo capendo come fare perché con la mostra di Natale abbiamo Palazzo Marino abbastanza denso”.
Stefania Craxi: “Addio a un vero socialista riformista”
“Addio a Paolo Pillitteri, incarnazione autentica del socialismo riformista, una vita dedicata alla politica, declinata in termini di sacrificio, studio, professionalità, competenza", ha detto Stefania Craxi, senatrice di Forza Italia e nipote di Pillitteri. E ha proseguito: “Sindaco illuminato di una Milano che negli anni Ottanta si aprì al mondo, Paolo si inserì nel solco tracciato da Carlo Tognoli, ancorando al futuro, con la sua visione moderna, una città che chiedeva di essere indirizzata al benessere e alla prosperità. Sempre attento alle ragioni dei deboli, Pillitteri seppe coniugare l'impulso alla libertà di fare, crescere, produrre, con un occhio vigile a chi restava indietro, secondo un modello di governo che teneva insieme il progresso e la solidarietà. Paolo era parte della famiglia Craxi, era la presenza costante capace di darti conforto, l'uomo che spronava ad essere coraggiosi anche quando l'aggressione giudiziaria colpiva forte alle sue spalle. Non gli fu risparmiata nemmeno l'ultima cattiveria, e soffrì, alla morte di Bettino, l'ostacolo che gli frapposero dei magistrati senza umanità, impedendogli di volare in Tunisia per l'ultimo saluto a suo cognato. Mi mancherà molto”. Un messaggio anche dll’altro nipote, Bobo Craxi: “Paolo Pillitteri fu sindaco di Milano, parlamentare della Repubblica Socialista. Scrittore e critico cinematografico. Non difettò mai di ironia intelligente anche nei momenti più bui. Era il giorno del suo compleanno,nei dintorni di Sant'Ambroeus. Ciao Paolo”.
Il cordoglio del mondo politico
Numerosi i messaggi di cordoglio dal mondo della politica. “Per Milano e i milanesi è un giorno triste. La morte di Paolo Pillitteri è una grave perdita per la nostra città. Amministratore capace, persona preparata e di grande cultura, politico di razza. Triste ironia del destino saluto un caro amico proprio nel giorno del suo compleanno. Ricordo con piacere e commozione la bella serata del settembre 2023 al Teatro Parenti quando insieme agli altri sindaci della città ricevemmo il premio di Ambasciatori della Grande Milano nel mondo. Un caro abbraccio a Stefano e a tutti i familiari”, ha scritto sul suo profilo X l'europarlamentare ed ex sindaco di Milano, Letizia Moratti.
E Alessandro Cattaneo, deputato lombardo di Forza Italia e responsabile dei dipartimenti del partito: “Esprimo il mio profondo cordoglio per la morte dell'ex sindaco di Milano, Paolo Pillitteri. Con la sua lunga e significativa carriera politica, Pillitteri ha contribuito a plasmare la Milano che conosciamo oggi, mettendo sempre al centro della sua azione politica il bene della città”. Poi Alessandro Sorte, deputato di Forza Italia e segretario regionale della Lombardia: “Ho appreso della scomparsa dell'ex sindaco di Milano, Paolo Pillitteri. In questo momento di dolore, esprimo, a nome di tutta la comunità di Forza Italia in Lombardia, la vicinanza alla famiglia. Pillitteri è stato un punto di riferimento per Milano, la sua figura rimarrà nella memoria collettiva come simbolo di grande passione per la città”. E ancora, , il capogruppo del Partito Democratico in Regione Lombardia, Pierfrancesco Majorino: “Ho appreso, molto dispiaciuto, della scomparsa di Paolo Pillitteri, sindaco socialista di Milano dal 1986 al 1992. Mi sono confrontato diverse volte con lui. È accaduto tempo fa, soprattutto nei primi anni del 2000, quando spesso commentava le vicende milanesi. Era sempre brillante, incuriosito, rispettoso e provocatorio, simpatico, acuto ed eternamente sorridente anche quando i punti di vista erano assai diversi. Un abbraccio, anche da qua, ai suoi famigliari”.
“La comunità socialista e la città di Milano piangono la scomparsa di Paolo Pillitteri, già sindaco socialista del capoluogo lombardo dal 1986 al 1992. Ha rappresentato un punto di riferimento in un periodo storico complesso per il nostro Paese”, ha scritto in una nota il segretario del PSI Enzo Maraio. “Seppe affrontare, con lucidità e coraggio, le questioni giudiziarie seguite a Mani Pulite. Una vicenda - ha osservato - che il tempo chiarirà. Fu un socialista autentico e un compagno appassionato. Ha amministrato la città di Milano accompagnando il suo sviluppo e la sua crescita in coerenza con la tradizione secolare del riformismo. Fu uno dei giovani dirigenti che produssero la svolta socialista del 76. Esprimo a nome mio e di tutta la direzione del Psi, un sentito cordoglio alla famiglia, al figlio Stefano e ai nipoti Bobo e Stefania. Mancherà a tutti noi".
La carriera politica e Milano
Nato a Sesto Calende nel 1940, ma figlio di un maresciallo dei carabinieri siciliano, dopo aver svolto, da giovane, l'attività di giornalista, critico cinematografico e animatore culturale (diede vita ad uno dei primi cineforum nell'area milanese), inizia la carriera politica nell'ambito del Partito Socialista Italiano, a seguito dell'unificazione con il Partito Socialista Democratico Italiano, del Partito Socialista Unificato. Successivamente alla scissione del 1969, confluisce nel PSDI e, dal 1970, entra a far parte della giunta di Milano come assessore alla cultura. Fa parte della giunta comunale fino al 1980, assumendo anche le deleghe all'edilizia privata prima e al bilancio poi. Diventato segretario regionale del Partito Socialista Italiano, viene eletto deputato alle elezioni politiche del 1983.
Paolo Pillitteri diventa sindaco di Milano, succedendo a Carlo Tognoli, il 21 dicembre del 1986 alla guida di una giunta comunale che vede l'alleanza politica con la Democrazia Cristiana, ricalcando la coalizione del pentapartito nazionale. Nel 1987, a seguito di dissidi con il principale alleato, vara un'inedita giunta rosso-verde con il Partito Comunista Italiano e la Federazione dei Verdi. Nelle elezioni comunali del 1990 riporta un significativo successo personale con un Partito Socialista Italiano attestato, in città, sul 20% dei voti totali.
Nel 1992 Pillitteri riceve un avviso di garanzia per il reato di ricettazione nell'ambito di Mani pulite e viene condannato nel 1996 in via definitiva a 2 anni e 6 mesi.
L’inchiesta Mani Pulite
Dopo essere stato rieletto deputato nelle elezioni politiche del 1992 (le ultime della cosiddetta Prima Repubblica) nei primi di maggio dello stesso anno riceve, unitamente al suo predecessore Carlo Tognoli, un avviso di garanzia per il reato di ricettazione riguardo a 500 milioni di lire, nell'ambito dell'inchiesta Mani pulite. Verrà poi condannato in via definitiva per il reato di ricettazione, con una pena stabilita a 2 anni e 6 mesi dalla corte d'appello nel 1996.
Giornalista e docente
Parallelamente alla carriera politica Pillitteri è stato attivo negli ambienti intellettuali e della cultura. Giornalista, ha collaborato con l'Avanti! ed è stato condirettore del quotidiano L'Opinione delle libertà. È stato docente di Storia del cinema all'università Iulm.
La famiglia
Pillitteri ha sposato Rosilde, sorella di Bettino Craxi, nel 1965, restandone vedovo nel 2017. La moglie si è spenta a 77 anni, dopo 52 di matrimonio. La coppia ha avuto due figli. Stefano è avvocato penalista ed è stato assessore comunale a Milano con la delega alle qualità, ai servizi del cittadino, ai servizi civici e alla semplificazione normativa all'interno della giunta comunale di centro-destra (Popolo della Libertà-Lega Nord) guidata dal sindaco Letizia Moratti per un quinquennio, dal 5 giugno del 2006 fino al primo giugno del 2011; la figlia invece ha ricoperto diversi ruoli di rilevanza in Mediaset. Nel 2022 l'ex sindaco si era risposato con Cinzia Gelati.