DIEGO VINCENTI
Cronaca

Palcoscenico Corvetto. Uno spettacolo “itinerante” che trasforma il quartiere

Oggi e domani camminata-performance del gruppo Sotterranei prodotta dal Piccolo "La periferia prende vita attraverso l’arte e la cultura, per andare oltre gli stereotipi".

Il gruppo di ricerca teatrale Sotterranei: Daniele Villa, Sara Bonaventura e Claudio Cirri

Il gruppo di ricerca teatrale Sotterranei: Daniele Villa, Sara Bonaventura e Claudio Cirri

Dance Me to the End of the Love. Fammi ballare fino alla fine dell’amore... Così cantava Leonard Cohen. Che quando non sei in forma è compagno prezioso, capace di infierire con stile: fra sensualità e disperazione. Ma se invece la fine fosse quella del mondo intero? D’altronde con i Sotterraneo ci si muove sempre un passetto più in là rispetto al confine del post-moderno. Nel loro teatro ogni cosa viene triturata, digerita e ripensata, giocando sugli opposti e condividendo con gioia lo sberleffo che ti assale di fronte al baratro. All’apocalisse. Anche se questa volta la forma scelta dal collettivo toscano è parecchio curiosa (almeno per loro): una camminata attraverso Milano Sud, fra Corvetto e Porto di Mare.

Non troppo distante da dove i ragazzini si schiantano da soli in motorino contro i pali della luce (per così dire). E la gente in piazza fa presente che le letture stereotipate delle periferie non fanno molto piacere. Specie se da queste parti di servizi non se ne vedono un granchè e la "città a quindici minuti" è un concetto bizzarro, dagli orizzonti astratti. Contesto su cui vale quindi la pena tornare a ragionare. Utilizzando magari le grammatiche dell’arte. Della cultura. Come ha deciso di fare il Piccolo Teatro attraverso il bando europeo “Unlock the City!“. Ed è proprio questa la cornice in cui è nato “Dance Me to the End of the World“, terza tappa del progetto, solo oggi e domani alle 17 con partenza presso la piscina in via Mincio 13. Intanto meglio anticipare subito la cattiva notizia: la performance dura quattro ore, inclusi però momenti di sosta e di ristoro. La sola idea è sfidante. Ma chi ha affrontato in questi anni altre simili camminate teatrali, sa bene quanto un ampio tempo collettivo sia fascinoso e necessario. Non si rimane delusi. Figurarsi coi Sotterraneo, premio Ubu come miglior spettacolo nel 2019 con "Overload" e da tempo artisti associati del Piccolo di Claudio Longhi, Qui con una nuova produzione nata in collaborazione con il Politecnico e al solito firmata collettivamente da Sara Bonaventura, Daniele Villa e Claudio Cirri, quest’ultimo anche interprete con Lorenza Guerrini, Daniele Pennati e le allieve e gli allievi della Scuola di Teatro Luca Ronconi.

Cast affollato. Per muoversi insieme tra le strade attraverso la guida di un libro scritto appositamente dagli stessi Sotterraneo. Dove si trovano 30 esercizi performativi per trasformare i partecipanti in "esperti del quotidiano" e lo spazio urbano in palcoscenico. Un improvviso ribaltamento del punto di vista. Con spirito ludico. Ma serissimo. Mentre liberi ci si può provare in questo training spontaneo. Oppure scegliere di seguire il sentiero tracciato. Sorprendendosi di una sorta di tarda primavera teatrale. Pronta a sbocciare ad ogni angolo di Corvetto. "Esplorando il quartiere ci siamo resi conto che oltre all’intervento performativo, quell’effimero che accade e poi scompare, ci sarebbe piaciuto sviluppare una parte di lavoro che perdurasse – sottolineano i Sotterraneo –. Di lì è nata l’idea di affiancare la performance a una pubblicazione, a un manuale con cui perdersi nel quartiere, compiendo piccole azioni, semplici esercizi di “immaginazione teatrale“. Performance e libro hanno lo stesso titolo, sono legate l’una all’altra, sono le due parti di una stessa creazione". Nel finale dj-set. Un po’ selezione di dischi, un po’ spettacolo. Poi liberi tutti. Info: piccoloteatro.org.