NICOLA PALMA
Cronaca

PalaItalia, Forumnet non molla: "Vogliamo i nuovi documenti". Battuto il Comune, "sì" dei giudici

I Cabassi (proprietari dell’impianto di Assago) visioneranno piano economico e scelte progettuali. Dopo lo stop del Tar in primo grado, resta in bilico la causa contro l’arena olimpica di Santa Giulia.

PalaItalia, Forumnet non molla: "Vogliamo i nuovi documenti". Battuto il Comune, "sì" dei giudici

PalaItalia, Forumnet non molla: "Vogliamo i nuovi documenti". Battuto il Comune, "sì" dei giudici

I legali di Forumnet potranno visionare i nuovi documenti del PalaItalia. È l’ennesima puntata della battaglia legale della società della famiglia Cabassi contro l’arena olimpica di Santa Giulia che nel 2026 ospiterà le gare di hockey maschile e la cerimonia inaugurale delle Paralimpiadi. I giudici del Tar, a cui i legali dei proprietari del Forum di Assago si sono rivolti ancora una volta, hanno dato il via libera alla consultazione di tutti gli atti comunali legati all’opera, anche se l’esame del piano economico-finanziario e della segnalazione di inizio attività (con progetti allegati) potrà essere effettuato soltanto all’interno degli uffici dell’amministrazione.

Le prime tappe della vicenda giudiziaria risalgono al 2021, quando Forumnet impugna le modifiche all’accordo di programma sull’area Montecity-Rogoredo, o meglio solo gli atti relativi al PalaItalia. La società non si rivolge al Tribunale amministrativo per bloccare la realizzazione del palazzetto (almeno non dichiaratamente), bensì per "rimuovere le illegittime e ingiuste agevolazioni giuridiche ed economiche riconosciute" a Milano Santa Giulia spa da Ministero delle Infrastrutture, Regione Lombardia, Comune e Città metropolitana e per "mettere in rilievo la mancata considerazione dei maggiori oneri conseguenti all’impatto dell’arena sulla viabilità". Nel luglio 2022, il ricorso viene respinto: i giudici spiegano, in sintesi, che le valutazioni su un intervento di tale portata non può ridursi "a un mero saldo contabile tra i benefici dell’accordo di programma del 2004 e quelli derivanti dall’atto integrativo". Detto altrimenti: non è solo una questione di soldi, in ballo ci sono anche il futuro di un intero quartiere e la trasformazione urbanistica di un’ex area industriale.

Senza contare che quell’impianto sarà strategico per i Giochi invernali del 2026 e che Milano, come ha ricordato ieri il presidente del Coni Giovanni Malagò ("Finalmente la città avrà un palazzetto degno di questo nome"), lo aspetta dal 14 gennaio 1985, il giorno in cui il tetto del Palasport di San Siro venne giù sotto il peso di 800 tonnellate di neve. Finita? No, perché Forumnet fa appello in Consiglio di Stato: il verdetto non è stato ancora emesso. Nel frattempo, Evd Milan srl, la società che realizzerà e gestirà l’arena, presenta al Comune il nuovo piano economico-finanziario e la segnalazione certificata di inizio attività (Scia) per la costruzione dell’impianto sportivo. A quel punto, i proprietari del Forum richiedono tutta la documentazione. Dopo un primo rifiuto, il 13 dicembre Palazzo Marino dà l’ok alla consultazione per il 9 gennaio 2024, ma a quel punto sono i vertici di Evd a opporsi. Nuovo ribaltone: "no" dell’amministrazione, con revoca della precedente comunicazione.

Ora è arrivata la sentenza del Tar, che ha risolto la contesa a favore di Forumnet. Dal punto vista procedurale, i giudici hanno ravvisato la violazione dei principi dell’autotutela da parte del Comune. Nel merito, il collegio presieduto da Maria Ada Russo ha fatto prelevare il diritto all’accesso da parte dei Cabassi rispetto alle esigenze di riservatezza paventate da Evs sulle informazioni commerciali contenute nel piano economico-finanziario e sulle scelte tecniche e progettuali "di importanti architetti quali il progettista sir David Chipperfield" allegate alla Scia.