
Il PalaItalia di Santa Giulia ospiterà le partite di hockey su ghiaccio dei Giochi 2026 e la cerimonia di inaugurazione delle Paralimpiadi
"La qualificazione dell’Arena come attrezzatura di interesse pubblico trova sicuro fondamento nella circostanza che tale impianto rappresenta un intervento strategico per le Olimpiadi invernali di Milano-Cortina 2026, dovendo ospitare in particolare le partite di hockey e la cerimonia di inaugurazione delle Paralimpiadi". E ancora: per le sue "caratteristiche peculiari, di grande struttura adatta allo svolgimento di eventi sportivi e di intrattenimento di primo piano", il PalaItalia in costruzione "appare idoneo a soddisfare anche successivamente le esigenze della collettività cittadina e non solo, contribuendo allo sviluppo del nuovo quartiere e all’ampliamento dei servizi a disposizione della popolazione". È questa la principale motivazione che ha spinto i giudici del Consiglio di Stato a confermare la precedente decisione del Tar e a respingere l’ultimo ricorso di Forumnet contro la realizzazione della struttura sportiva di Santa Giulia.
In realtà, la spa della famiglia Cabassi, proprietaria del Forum di Assago, non si era rivolta alla giustizia amministrativa per bloccare l’opera (almeno non dichiaratamente), bensì per "rimuovere le illegittime e ingiuste agevolazioni giuridiche ed economiche riconosciute" alla società Milano Santa Giulia da Ministero delle Infrastrutture, Regione Lombardia, Comune di Milano e Città metropolitana e per "mettere in rilievo la mancata considerazione dei maggiori oneri conseguenti all’impatto dell’Arena sulla viabilità". In particolare, i legali di Forumnet si sono concentrati sulle modifiche apportate nel 2021 all’iniziale accordo di programma "Montecity-Rogoredo", varato nel 2004 per rivoluzionare l’area della periferia sud in passato sede degli impianti industriali Montedison e Redaelli. Modifiche che, secondo i ricorrenti, avrebbero comportato l’illegittima rinuncia di Palazzo Marino al Centro Congressi da 63 milioni di euro e a parcheggi per altri 48 milioni. Inoltre, Forumnet ha stigmatizzato la scelta di assegnare i crismi dell’interesse "pubblico e generale" all’Arena. Rilievi rispediti al mittente nel 2022 dai giudici milanesi e ieri dai colleghi romani in secondo grado.
Il collegio presieduto da Vincenzo Lopilato si è concentrato pure sulla scelta di Palazzo Marino di non chiedere ai privati che l’arena divenisse di proprietà pubblica: "Tale determinazione – si legge nella sentenza –, lungi dall’apparire irragionevole e incomprensibile come prospettato dall’appellante, si rivela una decisione ragionevolmente assunta dal Comune previa valutazione dei costi e dei benefici non solo economici della complessiva operazione, nell’esercizio della sua ampia discrezionalità in materia di pianificazione urbanistica".
Nicola Palma