JESSICA MULLER CASTAGLIUOLO
Cronaca

Catella si difende: "Parcelle “gonfiate“?. Più basse della media". E spunta l’agenzia Onu

La proposta di Tancredi: struttura per i rifugiati, così c’è l’interesse pubblico. La nuova memoria dell’accusa e gli edifici comunali nelle mani del costruttore. Villaggio olimpico, il “diktat“ in 9 punti sugli extra costi: fate una delibera.

La proposta di Tancredi: struttura per i rifugiati, così c’è l’interesse pubblico. La nuova memoria dell’accusa e gli edifici comunali nelle mani del costruttore. Villaggio olimpico, il “diktat“ in 9 punti sugli extra costi: fate una delibera.

La proposta di Tancredi: struttura per i rifugiati, così c’è l’interesse pubblico. La nuova memoria dell’accusa e gli edifici comunali nelle mani del costruttore. Villaggio olimpico, il “diktat“ in 9 punti sugli extra costi: fate una delibera.

e Andrea Gianni

La "caccia all’interesse pubblico" da legare ai progetti, con presunte manovre per giustificare aumenti di volumetrie e cemento, emerge anche da un messaggio che, il 12 novembre 2024, l’ormai ex assessore Giancarlo Tancredi scrive al fondatore di Coima Manfredi Catella. "Ho un’altra proposta per progetto legato ad Agenzia rifugiati Onu con ristorazione, ricettivo, spazi arte, proposto da Lino Guanciale", attore impegnato da anni a sostegno dell’Unhcr, di cui ora è ambasciatore. Tancredi lo definisce "interessante per Spig" ossia, annotano i pm Marina Petruzzella e Paolo Filippini nella loro memoria depositata al Riesame, i "Servizi Privati di Interesse Generale per i quali si può presupporre non si calcolino le volumetrie e che consentono di individuare la presenza di un “interesse pubblico“ che potrebbe tradursi in un vantaggio per Coima". Vantaggi per il privato, secondo le accuse, legati alla partita del Villaggio olimpico che dopo i Giochi diventerà uno studentato, ma non solo: un "combinato disposto di misure agevolative", dalla convenzione alle "cubature regalate", che "connota la grave illegittimità dell’operazione complessiva e la pone, inoltre, in contrasto con la normativa europea sugli aiuti di Stato risultando distorsiva della concorrenza", anche perché ci sono in ballo i fondi Pnrr gestiti dal ministero che "riconoscono un finanziamento di circa 20mila euro a posto letto agli studentati". Nella loro memoria, i pm mettono in fila i progetti di Coima a Milano, descrivendo Catella come "dominus di una sorta di cupola intenta a sviare la potestà pianificatoria e programmatoria" del Comune "attraverso lo sviluppo di iniziative immobiliari a carattere fortemente speculativo" e la "dismissione di importanti cespiti immobiliari pubblici", come l’ex anagrafe in Cenisio, a favore di Coima. Un costruttore che trattava come "suoi dipendenti" il sindaco Giuseppe Sala, il dg Christian Malangone e Tancredi, dettando la linea al Comune con un comportamento "autoritario e minaccioso". Preoccupato per le spese lievitate per la costruzione del Villaggio olimpico, Catella il 25 settembre 2024 invia in una chat con Malangone e Tancredi un allegato con le sue "ipotesi compensazione extra costi".

Nove punti che vanno dalle "superfici edificabili incrementali" da realizzare anche attraverso una delibera di Giunta ad hoc alla riduzione della "durata del convenzionamento dello studentato" ottenendo poi la possibilità di applicare tariffe di mercato, fino al "contributo una tantum del Comune per un importo pari a euro 2,7 milioni erogabile attraverso la compensazione con il credito relativo agli oneri di urbanizzazione". Soluzioni, annotano i pm nella loro memoria al Riesame, che "in forma diversa ottengono risorse finanziarie per Coima". E la risposta dell’allora assessore dopo alcune osservazioni ("Ad ogni modo ci mettiamo subito al lavoro") secondo le accuse dimostra "l’asservimento di Tancredi e Malangone agli interessi economici di Coima" con "danni incalcolabili" per i cittadini. Una rete di cui avrebbe fatto parte anche l’architetto ed ex componente della Commissione per il paesaggio Alessandro Scandurra, secondo i pm corrotto da Coima attraverso consulenze dalle parcelle “gonfiate“, nodo su cui si è concentrata la battaglia al Riesame. Su questo punto, la difesa di Catella ha presentato un’analisi, affidata a una società internazionale che si occupa di valutazioni sui costi, sostenendo che le parcelle di Scandurra erano in linea con il mercato, se non addirittura più basse. La consulenza della Procura secondo cui Scandurra ha percepito un onorario doppio rispetto a quello solitamente previsto per simili prestazioni, annota la difesa, si basa sulle tariffe legate a lavori pubblici. Scandurra, architetto noto e affermato sulla scena, lavorava però per un committente privato, ossia Coima.